Sede dell’ospedale unico indennizzo agli esclusi
“Mini ospedali” come indennizzo a chi non verrà scelto come sede dell’ospedale unico. È una delle ipotesi discusse in sede di conferenza dei sindaci per la sanità. Ieri si è riunito l’esecutivo della Conferenza sindaci sanità del Veneto orientale con all’ordine del giorno l’ospedale unico del Veneto Orientale e l’individuazione del sito. I sindaci hanno avviato l’esame delle osservazioni pervenute, delle risposte tecniche, quindi l’individuazione dei criteri di voto. Alla riunione è arrivato anche il direttore generale Carlo Bramezza.
«Sono pervenute osservazioni o ordini del giorno approvati», ha spiegato il presidente della conferenza per la sanità e sindaco di Caorle, Luciano Striuli, «rispettivamente dai Comuni di San Donà, Portogruaro, Ceggia, Torre di Mosto, Cinto, Concordia Sagittaria e Fossalta di Portogruaro, alle quali sono state date le relative risposte tecniche, o, per quelle ultratardive, saranno date nei prossimi giorni, rinviando invece per le questioni politiche sollevate direttamente alla conferenza dei sindaci».
Il presidente, dopo aver ribadito che i pareri dei tecnici hanno solo lo scopo di indirizzare la conferenza e non sono vincolanti, ha richiesto all’Asl di indicare le possibili soluzioni compensative. Si tratta della realizzazione di strutture intermedie nel territorio che, a seconda della scelta che sarà fatta dalla conferenza, non sarà destinatario della sede dell’ospedale unico.
Come noto la commissione dei tecnici della Regione ha designato il sito di San Donà quale più indicato secondo le varie pesature, vale a dire viabilità e rete stradale esistente, rischio idrogeologico, baricentricità e altre ancora. Iniziare a discutere di strutture intermedie compensative lascia intendere che ospedale unico e sito sono sempre più vicini alla decisione finale e futura realizzazione. Sono in buona sostanza dei centri con un pronto soccorso e anche letti di emergenza, o strutture riabilitative per le aree e i centri più lontani dalla sede dell'ospedale unico che sarà il centro di attrazione e punto di riferimento.
La altre decisioni sono state per il momento rinviate direttamente alla conferenza dei sindaci sanità che sarà convocata entro fine mese e a quel punto dovrà probabilmente votare per l'ultima volta sulla questione ospedale unico e, si spera, all’unanimità per dare alla Regione quell’idea di compattezza che sola potrebbe garantire che i lavori vadano avanti.
Giovanni Cagnassi
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