Sede Croce Rossa, asta deserta
JESOLO. Nuova asta per la Croce Rossa di Jesolo ma anche questa è andata deserta. A denunciarlo, Sinistra Italiana che ricorda come, in poco più di un anno, da 42.074 milioni la base d’asta sia già scesa a circa 12.
«O nessuno è interessato all’acquisto», dice Salvatore Esposito, «o molto più realisticamente qualcuno vuole fare l’affare spendendo una miseria per realizzare in breve tempo guadagni stratosferici. Dalla prima base d’asta di oltre 42 milioni si è passati, a suon di ribassi , ai 37.866 del secondo bando per arrivare, qualora venisse confermato, agli attuali 12. Il problema sta nel fatto che nessuno a Jesolo si preoccupa della cosa. Le tre scimmiette del non vedo non sento e non parlo dettano legge. Intanto la papera degli eventuali affaristi, che sembra tranquilla e immobile sul pelo dell’acqua, continua a muovere freneticamente le zampe verso il porto della speculazione finanziaria e immobiliare che sconvolgerebbe inesorabilmente il quadro del litorale jesolano e le finalità stesse della Croce Rossa».
«Chiediamo quindi che venga confermato se effettivamente si è arrivati a svendere il tutto partendo da 12 milioni. Il sindaco Zoggia e la intera giunta jesolana non sanno nulla e nemmeno si interessano della cosa? Chiaramente noi di Sinistra Italiana e del Comitato Difesa Diritti Civili saremo con gli occhi e le orecchie bene aperti e terremo sempre informati la popolazione su questa vergognosa vicenda che si vorrebbe far passare, invano, nel più assoluto riserbo».
L’ex sindaco e consigliere regionale, Francesco Calzavara, è più diplomatico: «Si tratta di un acquisto da parte dei privati che investiranno ciò che vorranno, ma certo la Croce Rossa è partita con dei valori immobiliari che oggi non sono più credibili e devono adeguarsi al mercato». (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia