Sede a rischio chiusura, anziani in rivolta
Gli anziani dell’associazione Arcobaleno non ci stanno. E si preparano alle barricate: potrebbero, infatti, dover lasciare la loro sede all’interno del parco Bissuola per essere trasferiti all’ex scuola Gramsci di Campalto. E’ stata, due mesi fa, una telefonata arrivata dal Comune a far scattare l’allarme: che ne dite di trasferirvi?
«Poi non ne abbiamo saputo più nulla», ha spiegato lunedì sera Giorgia Pollastri, la presidente dell’associazione cui sono iscritti 560 anziani, nell’assemblea che si è tenuta al centro civico sul futuro e il rilancio del parco Bissuola. L’associazione non ne ha saputo più nulla, ma l’ipotesi di trasferimento, però, è ancora in campo. E a confermarlo è il vicesindaco Luciana Colle, che si occupa della riorganizzazione del patrimonio pubblico. «Il trasferimento all’ex Gramsci è una delle ipotesi valutate», spiega, «ma potrebbero essercene anche delle altre. La riorganizzazione che stiamo facendo non riguarda solo l’associazione Arcobaleno, ma tutti gli immobili pubblici gestiti dalle associazioni». Una riorganizzazione che, come nel caso del gruppo Arcobaleno, potrebbe innescare una serie di trasferimenti. La mappatura realizzata dal Comune in questi mesi riguarda gli immobili, le associazioni che ci sono dentro, i rapporti tre le associazioni e il Comune.
E’ stata realizzata per rispondere ad alcune domande: le associazioni pagano in affitto o gestiscono gli spazi in comodato gratuito? Chi fa le manutenzioni ordinarie? C’è una convenzione in atto, c’è stato un bando? C’è la possibilità di razionalizzare gli spazi? «A giugno, quando sarà concluso questo percorso, sarà tutto più chiaro», aggiunge la vicesindaco. Per ciò che riguarda gli spazi dell’associazione Arcobaleno l’ipotesi che circola è che il Comune ci voglia trasferire gli uffici della Sicurezza partecipata - di cui è responsabile il consigliere della lista Brugnaro Enrico Gavagnin - e che coordina i gruppi dei controlli di vicinato. Del resto era stato lo stesso Gavagnin più di un anno fa a individuare in quella sede - nel cuore del parco e vicina a un’area fragile proprio per i problemi di spaccio - un’area ideale. «E’ una delle tante ipotesi, ma per ora non c’è nulla di deciso», dice la Colle, «perché solo con il quadro completo, a giugno, potremo prendere davvero una decisione».
«Lo avevo individuato come luogo ideale, perché al centro di Mestre, nella zona dello spaccio, la proposta risale a oltre un anno e mezzo fa», dice Gavagnin. Tra tante ipotesi sul futuro dell’immobile c’è però una certezza: gli anziani del quartiere dal parco Bissuola non se ne vogliono andare. E i motivi li spiega bene la presidente Pollastri: «Come è possibile pensare di spostare a Campalto quasi 600 anziani che frequentano l’associazione? Questo luogo è un punto di riferimento per gli anziani del quartiere. Abbiamo organizzato corsi di computer, yoga, tombola e tombolo. Siamo un punto di riferimento per questo parco, e contribuiamo a renderlo vivo in un momento in cui è in difficoltà, quindi non avrebbe senso trasferire la nostra associazione». Saranno mesi di trattativa. E di protesta.
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