Secondo Ferragosto in ospedale per l’anziana che vive in reparto
Natalina Donolato, 84 anni, da un anno e mezzo costretta a restare in Geriatria a Piove di Sacco perché la figlia non la vuole in casa a Campagna Lupia, a fine mese traslocherà in un appartamento
BELLUCO.OSPEDALE PIOVE DI SACCO
CAMPAGNA LUPIA. Terminerà a fine agosto l’odissea di Natalina Donolato, l’anziana di 84 anni che si trova da quasi un anno e mezzo, dall’inizio di marzo 2016, all’ospedale di Piove di Sacco, nel Padovano, nel reparto di Geriatria nonostante non ve ne sia la necessità. Questo perché per la figlia della donna, una cinquantenne di Campagna Lupia, Donatella Lazzari, nella sua casa in Riviera del Brenta non ci sono le condizioni economiche sufficienti per ospitare la madre. Intanto l’anziana però, passerà il suo secondo Ferragosto dentro le strutture sanitarie: stavolta dovrebbe però essere questione solo di poche settimane, e finalmente per Natalina dovrebbe iniziare una nuova vita, fuori da quella che di fatto era diventata per lei una sorta di prigione.
A spiegarlo è l’avvocato Simone Sorgato, l’amministratore di sostegno nominato dal giudice Carla Gatta del Tribunale di Padova. «L’anziana passerà Ferragosto e ancora qualche settimana», spiega l’avvocato Sorgato, «in ospedale a Piove, ma con la fine del mese grazie all’interessamento di un’associazione del territorio, per l’84enne è stata trovata una soluzione di ospitalità fuori dalle mura ospedaliere. Finalmente si va verso una soluzione del problema per il bene dell’anziana». La situazione sembrava essere in via di soluzione già mesi fa, poi si è complicata nonostante un appartamento in centro a Piove di Sacco fosse già stato individuato dalla famiglia di Natalina, in collaborazione proprio con l’avvocato Sorgato. La famiglia dell’anziana nei mesi scorsi aveva spiegato di preferire per la donna una soluzione che preveda una comunità protetta e non un appartamento in cui l’84enne vivrebbe sola. Natalina ha sempre spiegato che sarebbe più contenta di vivere in una casa con più persone, magari della stessa età. Il giudice del Tribunale di Padova ha intanto anche deciso di verificare le condizioni di autosufficienza di Natalina. Con il Comune di Piove inoltre sono state fatte delle verifiche sulla disponibilità finanziaria complessiva della famiglia. La casa in cui viveva la donna, a Corte di Piove di Sacco, è impraticabile perché diroccata e, per una donna così anziana e acciaccata, di difficile gestione. Anche Donatella Lazzari, la figlia dell’anziana, è contenta della soluzione: «Siamo felici», spiega l’avvocato Emanuele Compagno, «di un esito favorevole della vicenda. Auspichiamo una nuova vita per la serenità degli ultimi anni della signora».
Resta il nodo finale: chi pagherà per tutta questa situazione? L’anno scorso per il periodo in cui non era stata affidata a un amministratore di sostegno, si era aperto un contenzioso che ha visto l’Usl padovana chiedere decine di migliaia di euro alla figlia dell’anziana, tramite ingiunzione di pagamento. Ora a pagare il soggiorno non dovuto in ospedale rischia di essere la collettività, cioè tutti i contribuenti.
Alessandro Abbadir
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