Se si rompe la bicicletta il meccanico va a domicilio
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SCORZÈ. Capita che se ti si rompe la bicicletta, la prima cosa da fare è andare da un meccanico a ripararla. A Scorzè non è più così. O meglio, Fardin Cicli viene direttamente a casa tua: fa servizio a domicilio, un po’come succede per l’elettricista o l’idraulico. I fratelli Alessio e Francesco Fardin, seguiti da Confcommercio, hanno acquistato un furgone, trasformato in officina mobile e sono pronti a correre su chiamata ad aggiustare le biciclette a casa dei loro clienti, vecchi e nuovi. Basta una semplice telefonata. Il servizio è attivo da alcune settimane in un raggio di circa dieci chilometri dalla sede e comporterà solo un piccolo sovrapprezzo rispetto alla riparazione tradizionale di chi porta la bici in negozio.
«Abbiamo visto», spiega Alessio Fardin, «che le persone hanno sempre meno tempo libero e molte volte non hanno mezzi adatti per trasportare la bicicletta in officina per la riparazione, penso soprattutto agli anziani. Per questo, grazie all’aiuto di mio fratello Francesco, che ha avuto questa intuizione, abbiamo pensato di allestire un piccolo furgone come officina mobile per raggiungere il cliente direttamente a casa, nei tempi concordati. Possiamo intervenire subito se la riparazione è semplice, oppure portare la bici nella nostra officina e riportarla dopo tre giorni dove l’abbiamo prelevata». La Fardin è un’attività storica del paese, partita come Cicli Zardo a inizio Novecento poi, da metà anni Cinquanta, fu di Alberto Beggio, padre di Ivano, ex patron di Aprilia. Nel 1966 arrivò Albino Fardin che rilevò il negozio.
«Un’iniziativa interessante», dice il presidente di Confcommercio del Miranese, Ennio Gallo, «perché tutti oggi cercano servizi sempre più personalizzati e a domicilio. Il progetto permette di coprire spazi nuovi del commercio».
Storia e passione di famiglia, dunque, per questa attività di Scorzè, dove i fratelli Fardin sono impegnati anche nella riqualificazione e restauro di biciclette d’epoca. «È una passione», spiega Francesco Fardin, «ridare nuova vita alle due ruote storiche, sopratutto da corsa. Non escludiamo in futuro di organizzare un piccolo gruppo di appassionati del ciclismo vintage, o come si dice oggi “eroico”. La nostra attività vuole essere moderna, ma con uno sguardo alle nostre radici, facendo forza sul fatto di essere un’impresa familiare».
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