«Se il Venèxian non riapre rischiano il posto 25 persone»

MIRANO
«Se il ristorante resta chiuso per molto tempo, rischiano di restare a casa definitivamente 25 persone. Ho già ottemperato alle prescrizioni dell’Usl 3 e attendo una loro ispezione in empi rapidi». A dirlo è Francesco Candio, titolare del ristorante Venexian che è stato chiuso dagli ispettori dell’igiene pubblica nei giorni scorsi perché le etichettature dei prodotti non sono state trovate in regola e non erano a norma nemmeno cucine e dispense. Il titolare assicura che, se ci sono dei responsabili, questi saranno licenziati.
Intanto lungo la Riviera del Brenta e nel Veneziano gli ispettori dell’Usl stanno passando a setaccio anche tanti ristoranti cinesi e diverse irregolarità sono state trovate. Il titolare del Venexian «è pronto a individuare le responsabilità per quello che è accaduto». Va detto però che il ristorante aveva già subito lo scorso anno delle prescrizioni da parte dell’Usl 3, anche se in quell’occasione non c’era stato il provvedimento di chiusura. «Abbiamo già individuato 4 – 5 dipendenti», spiega il titolare, «a cui le responsabilità della situazione che è stata accertata possono essere riconducibili. Se i fatti saranno accertati, queste persone perderanno il posto di lavoro perché ritengo che sia venuto meno il rapporto fiduciario con la proprietà».
La notizia della chiusura del ristorante di via San Silvestro, a pochi passi dall’ex casello di Dolo, ha fatto il giro della Riviera del Brenta e del Miranese. Il ristorante infatti è frequentato da centinaia di persone ogni settimana. Nei mesi scorsi però erano scoppiati contenziosi con i lavoratori e il sindacato Slai Prol Cobas aveva anche impugnato un provvedimento di licenziamento. «Il lavoratore licenziato», spiega l’avvocato del sindacato Slai Prol Cobas Emmanuele Zanarello, «ci ha riferito che fra le motivazioni del licenziamento c’era la scarsa pulizia della cucina, che avrebbe dovuto fare lui come addetto a quell’ambiente. Il lavoratore si è sempre difeso, spiegando che era impossibile rendere pulita da solo tutta la cucina perché lo sporco era diffuso dappertutto. Quello che è successo ora va nella direzione di quanto affermato dal mio assistito».
I controlli lungo la Riviera del Brenta e nel Miranese continueranno precisi, con un’azione sinergica fra polizie locali, ispettori dell’Usl e forze dell’ordine specializzate come i Nas dei carabinieri. In questi giorni le ispezioni riguardano anche i ristoranti cinesi della zona, che vengono passati al setaccio. La polizia locale di Mira infatti due giorni fa ha fermato un camion con cinquanta chili di pesce avariato diretto proprio ai ristoranti: in quel caso non lungo la Riviera ma per la zona del Piovese. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia