«Se il problema resta incateniamoci davanti al Ministero»
«I problemi delle scuole sono i problemi di una comunità e se il nodo delle scuole sporche non si scioglierà siamo disposti a tutto, a organizzare i pullman per andare a Roma, a incatenarci davanti al Ministero dell’Istruzione». È l’assessore alle Politiche educative, Tiziana Agostini, a lanciare la carica ai genitori in vista dell’incontro degli “stati generali” della scuola, mercoledì alle 20.30 al palazzetto dello sport Taliercio, al quale sono invitati a partecipare i genitori, i dirigenti scolastici, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale - il braccio operativo del Miur in città - e tutti coloro che gravitano intorno al mondo della scuola e si stanno occupando del dossier “scuole sporche” dopo il cambio dell’appalto, vinto dalla Manutencoop. È attesa per oggi l’attivazione della task force - sollecitata dal prefetto Domenico Cuttaia - che dovrà passare in rassegna tutti gli istituti per verificare la qualità degli interventi di pulizia, e lo stato di igiene di aule, bagni e mense. Ma, nonostante l’iniziativa del prefetto, i genitori temono che le condizioni non miglioreranno, soprattutto in vista di marzo, quando verranno a mancare le risorse aggiuntive che, arrivate nei giorni scorsi e programmate per gennaio e febbraio, stanno permettendo di tamponare l’emergenza, esplosa alla ripresa delle lezioni con la chiusura di alcune scuole, a Marghera e a Mira, e di decine di mense, soprattutto nelle scuole dell’infanzia. «L’incontro organizzato per mercoledì», spiega Agostini, «mi è stato sollecitato proprio dai genitori, e mi sembra giusto farlo in un palazzetto perché è un problema che riguarda tutta la città. Servirà a capire perché siamo arrivati a questo collasso, studiare soluzioni, sentire la voce dei genitori, che in un momento come questo hanno dato un grande segnale di coesione e organizzazione dal basso».
Quell’organizzazione che sembra mancare a Roma, dove dovrebbe essere trovata la soluzione al problema dei finanziamenti, in accordo tra ministero dell’Istruzione e ministero della Finanza. Il problema della scuole sporche è soprattutto veneto, e in modo ancor più specifico veneziano, perché è qui che negli anni si è potenziata l’offerta formativa del tempo pieno, con un maggior impiego di risorse esterne per i servizi di pulizia e controllo. «Ed è chiaro che questo problema», aggiunge Agostini, «mette in discussione tutta l’impostazione scolastica». La questione delle scuole sporche sarà affrontato anche nel consiglio comunale di stamane, alle 9.30, a Ca’ Loredan - è il primo punto in discussione - mentre del problema si discuterà alle 17 in un incontro all’istituto Morosini. Il 10 febbraio sciopero delle addette alle pulizie Manutencoop.
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