«Scuse pubbliche dal Pd o mi rivolgo al tribunale»
CHIOGGIA. «Pubbliche scuse dal Pd o sarò costretto a rivolgermi alle aule giudiziarie». Lo annuncia il sindaco Giuseppe Casson, profondamente offeso per il post pubblicato sul sito del Pd mercoledì in cui si insinua che abbia atteggiamenti mafiosi. Un post che il Pd non solo non ha tolto, ma che ieri ha minimizzato parlando di satira, di frasi che non alludevano all’inchiesta romana sulla “terra di mezzo” e di un sindaco che non ha senso dell’umorismo.
Il clima politico era già rovente, ma nelle ultime 24 ore la tensione è salita alle stelle. Il post pubblicato a firma Cagliostro in cui si diceva che «ci sono uomini, come il sindaco, dalla doppia morale: una ufficiale, fatta di sorrisi, dichiarazioni e sottoscrizioni di accordi; un’altra, oscura e perfida, che tiene invece i rapporti con la città di mezzo dei soliti noti» ha provocato una nuovo, pesante, fronte di tensione. «È inaccettabile che si arrivi a tanto», spiega Casson, «posso tollerare qualsiasi attacco politico, qualsiasi critica, ma un’accusa del genere è oltre il limite. Calpesta la mia persona, la figura di sindaco, la mia storia, la mia onorabilità e non lo posso tollerare. Ho sempre ammesso i miei limiti, sono il primo a fare autocritica quando serve, ma che mi sia dia del mafioso è un oltraggio gravissimo».
Il Pd minimizza. «Casson fa fatica a capire le esigenze della città», sostiene il segretario dei Democratici, Christian Boscolo Papo, «e fa fatica a capire l’ironia del post che tanto lo ha offeso. Non abbiamo mai inteso offendere nessuno, ma semplicemente smuovere le coscienze per creare un confronto che sta alla base della buona politica. Ha dato alla frase un’interpretazione difforme al significato. Nel testo satirico ci si riferisce ai voltagabbana e con quella frase si intendono persone che non sanno scegliere e che nel rimanere nel mezzo si spostano da una parte all’altra secondo la propria convenienza. Se qualcuno vuol intendere la frase in altra maniera è solo un suo problema, nessuno ha mai pensato e parlato di comportamenti mafiosi».
Pare che qualche componente del Pd non fosse al corrente del post e non abbia gradito, ma la frase non è stata cancellata. Ieri è comparso anche un post in cui si fa ironia sul “circo Casson” che ospiterebbe sotto il tendone gli esponenti dell’attuale opposizione con cui, secondo il Pd, Casson avrebbe stretto accordi per assicurarsi il paracadute in Consiglio. «L’ho detto e lo ribadisco», spiega il sindaco, «non esistono accordi, sono un uomo libero e senza rete. Porterò in Consiglio provvedimenti tecnici e su quelli chiederò il voto».
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