Scuole, via alle iscrizioni online No alle aule troppo affollate
Parte la maratona delle iscrizioni al prossimo anno scolastico tra scuole che sempre di più adottano la settimana corta, l’avvio del primo liceo sportivo della città e l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale per evitare scuole troppo affollate: il numero di sezioni da avviare sarà deciso in base ai reali spazi degli istituti.
Iscrizioni al via. Per il terzo anno consecutivo le iscrizioni alle classi prime delle scuole elementari, medie e superiori potranno essere compilate solo online accedendo al portale dedicato (www.iscrizioni.istruzione.it): il servizio sarà attivo per la registrazione a partire da oggi e per le iscrizioni dal 15 gennaio al 15 febbraio.
Iscrizioni online, per il primo anno, anche per i centri di istruzione e formazione professionale. Molte scuole della città si sono già attrezzate per aiutare le famiglie che possano avere difficoltà. Alla Grimani di Marghera, ad esempio, quartiere con un alto tasso di famiglie straniere, il dirigente Davide Frisoli ha previsto supporto tecnico, dopo appuntamento telefonico, per tutto il periodo di apertura delle iscrizioni: di lunedì, mercoledì e venerdì la mattina, e martedì e giovedì di pomeriggio.
Evitare il caos alunni. È questa l’indicazione arrivata dalla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, per evitare casi come quelli che hanno riguardato il Musatti di Dolo, dove gli alunni per giorni hanno fatto lezione in cortile per la mancanza di aule disponibili, e dello scontro del centro storico tra Algarotti e Benedetti che vide l’istituto tecnico e il liceo contrapposti per assicurarsi le aule con tanto di lezioni in fondamenta per protesta. La scelta della Beltrame di porre un limite alle iscrizioni non piace però ai dirigenti, che vedono così mortificare le potenzialità delle scuole. «Se abbiamo tanti iscritti», spiegano, «è perché abbiamo un’offerta formativa migliore». L’obiettivo dell’Ufficio scolastico regionale è quello di fare una ricognizione delle scuole e delle aule disponibili, così da prevedere un numero massimo di sezioni.
Arriva il liceo sportivo. Dal prossimo settembre anche in città, dopo quello di Dolo, aprirà il liceo sportivo, con una sezione al Morin. Tra le materie ci saranno atletica leggera, tennis, ma anche scherma o difesa personale passando per basket, pallavolo e pure badminton senza dimenticare la parte teorica, quella sui libri, per studiare anatomia o fisiologia. «È una bella novità per la nostra scuola», dice la presidente del consiglio di istituto del liceo della Gazzera, Cristiana Pedenzini, «e che sta già riscuotendo molto interesse tra gli studenti che e le famiglie che vengono a chiederci informazioni sul piano formativo».
Settimana corta. Lezioni da lunedì a venerdì e fine settimana lungo da passare con i genitori. Piace alle famiglie e si estende sempre di più nelle scuole della città la settimana corta. L’ultima arrivata è la media Da Vinci che si aggiunge così alle scuole Manuzio, Don Milani, Querini, Gramsci e Cervi. A metà dicembre l’ipotesi della settimana corta per tutti gli studenti della scuola è stata messa ai voti tra i genitori delle classi prime e seconde e il 74% delle famiglie si è detto favorevole, perciò la settimana corta riguarderà le classi prime, seconde e terze. Da settembre quindi la prima campanella suonerà alle 7.55, l’ultima alle 13.50. Nel mezzo, due intervalli. E per chi vuole ci saranno anche laboratori di recupero nel pomeriggio.
Contributi volontari. Come ogni anno, al momento dell’iscrizione alle famiglie verrà chiesto un contributo che, a seconda della scuola, può variare dai 50 ai 200 euro dell’alberghiero Barbarigo. «Se volete che i vostri figli facciano pratica non su un pollo vero, ma sulla fotocopia di un pollo...», spiega sempre il preside Claudio Marangon ai genitori perplessi. Perché i soldi nelle scuole sono spesi per poter organizzare soprattutto i laboratori. Tra le scuole che hanno già fissato il nuovo contributo da versare a settembre c’è il Luzzatti-Gramsci: 110 euro per tutte le classi, di cui 40 per assicurazione, libretto e costi amministrativi, e 70 come contributo per materiale didattico.
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