Scuole sporche in centro Il Comune corre ai ripari
CHIOGGIA. Tagli alle ore delle imprese di pulizia a scuola, si ovvia utilizzando anche i bidelli. L’ulteriore riduzione apportata dal Governo al monte ore della cooperativa, la Manutencoop, rischia di creare problemi soprattutto alle scuole del centro storico, Padoan, Marchetti e Gregorutti tanto che la dirigenza scolastica è corsa ai ripari con l’aiuto del personale ausiliario e l’amministrazione comunale sta monitorando da vicino la situazione.
Il sindaco Giuseppe Casson e l’assessore all’istruzione Massimiliano Tiozzo hanno iniziato un tour nei cinque istituti comprensivi proprio per toccare con mano la situazione e confrontarsi con i dirigenti sulle carenze di ogni struttura. Giovedì sono stati nelle scuole di Borgo San Giovanni, ieri in quelle del centro storico. «In questa fase», spiega l’assessore Tiozzo, «la nostra massima attenzione è dedicata alla pulizia. L’anno scorso ci sono stati grossi problemi nelle scuole del centro di Chioggia, che hanno portato anche a proteste legittime dei genitori. Quest’anno non vogliamo arrivare a quelle situazioni e quindi con la dirigente ci siamo subito confrontati per monitorare la situazione. Il monte ore per le pulizia è stato nuovamente tagliato. La situazione non è al momento critica anche grazie al fatto che la dirigente, potendo contare su un bidello in più, ha cercato di tamponare la carenza di ore delegando anche mansioni di pulizia al personale ausiliario, ma siamo vigili perché non vorremmo arrivare a situazioni di emergenza».
Finito il tour, l’amministrazione comunale tradurrà le indicazioni dei dirigenti in una presa di posizione nei confronti del Governo e dell’ufficio scolastico regionale. Durante queste visite gli amministratori chiedono anche un resoconto su come si stanno spendendo i fondi arrivati dal Governo con il filone “scuole belle” che ha assegnato ad ogni istituto comprensivo in media 10.000 euro. «E’ apprezzabile l’attenzione che il presidente Renzi ha dedicato alle scuole», sostiene Tiozzo, «prevedendo i tre filoni, “scuole belle”, “scuole sicure”, “scuole nuove”».
«Noi», sottolinea l’assessore, «usufruiremo di un finanziamento importante per ristrutturare la scuola Caccin, che abbiamo indicato a suo tempo come l’istituto che più aveva bisogno di interventi, e poi di piccoli finanziamenti per ciascun istituto. Fondi di certo importanti che però potevano essere impiegati meglio se fosse stata lasciata a ciascun dirigente la possibilità di decidere come spenderli. Invece sono vincolati alle cooperative assegnatarie che li usano poi solo nei loro ambiti di competenza».
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