Scuole sporche, ancora proteste: genitori in strada a Favaro
MESTRE - «Protestiamo contro le carenze igieniche delle scuole». Questa mattina a scendere in strada per protestare sono stati i genitori dei bambini della scuola elementare Valeri di Favaro, che hanno lasciato fuori delle aule i bambini. Una protesta che si aggiunge alle tante avviate dai genitori la scorsa settimana. Perché anche se in alcune scuole le condizioni igieniche di aule e mense stanno migliorando, la questione resta sotto osservazione, soprattutto in vista dell’incontro convocato per giovedì dalla prefettura e che servirà per fare in modo definitivo il punto della situazione dopo gli interventi di pulizia straordinaria avviati dalla Manutencoop in collaborazione con i dirigenti scolastici.
Come noto la questione riguarda 159 istituti veneti su 612, di cui 65 in città e provincia: 20 quelli in cui la situazione è più critica, come emerso anche dalle numerose ispezioni dei tecnici dell’ufficio Ambiente dell’Asl, l’ultima delle quali, alla scuola elementare Mameli di Dese, ha portato alla chiusura della scuola per questa mattina, per poter pulire la mensa. La campanella che riporterà i circa 120 bambini in classe suonerà oggi alle 13.30. Nella relazione del Dipartimento di prevenzione dell’Asl 12 si legge che «in carenza di interventi di pulizia straordinaria non sussistono le idonee condizioni igieniche per l’uso dei refettori». Per questo il dirigente ha deciso di chiudere. «Aspettiamo di vedere come andrà nei prossimi giorni» dice Francesca Berton, una rappresentante dei genitori «ma è chiaro che se non saranno garantite condizioni di igiene la nostra mobilitazione non si ferma».
Settimana decisiva anche sul fronte sindacale. Manutencoop, secondo fonti sindacali, ha già chiamato una manciata di addette alle pulizie per riscrivere i contratti, aumentando le ore di lavoro, e quindi di pulizia delle scuole. «Si stanno facendo buoni passi avanti» dice Cinzia Gatto, della Filcams Cgil «ma bisogna arrivare alla revisione, aumentando il monte ore di lavoro, di tutti i contratti stipulati con le 600 lavoratrici». Dopo la riunione di venerdì scorso convocata dalla Provincia, e che si è conclusa con un verbale d’accordo, sono due gli appuntamenti di oggi.
In mattinata nella sede di Mestre della Manutencoop ci sarà il faccia a faccia tra i vertici della società di pulizie e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali mentre nel pomeriggio le due parti si rivedranno di nuovo alla direzione regionale del lavoro, incontro al quale parteciperanno anche i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, dal quale le parti attendono l’annuncio dell’impegno, da parte del ministero dell’Istruzione, dell’effettivo stanziamento delle risorse aggiuntive per garantire scuole pulite almeno fino alla fine febbraio, così come previsto da un emendamento alla legge di Stabilità.
Le somme integrative sono arrivate solo in alcune scuole. Molti dirigenti intanto - che sopportano con fatica i vincoli dell’appalto Manutencoop perché molto più rigido rispetto al precedente nell’organizzazione dei turni e degli spazi da pulire - stanno scegliendo anche strade alternative. Il dirigente dell’istituto San Marco ad esempio ha annunciato l’altra sera nel corso della riunione del consiglio d’istituto di aver chiesto il supporto di tre lavoratori socialmente utili che possano affiancare il lavoro di addette alle pulizie e bidelle statali, alcune delle quali si rifiutano però di fare le pulizie perché sono compiti che - spiegano - per contratto non spettano a loro.
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