Scuole sicure e belle, 3,2 milioni per oltre 300 istituti nel Veneziano

VENEZIA. Sarà davvero possibile un giorno studiare in scuole completamente belle e sicure? Qualche giorno fa è stata pubblicata dal Ministero dell’Istruzione la mappa dei lavori del biennio 2014 -2015 per i progetti #scuolebelle e #scuolesicure. Per le #scuolebelle della provincia di Venezia si parla di 308 su 458 istituti (328 in terraferma e 130 tra centro storico, isole e Mestre) che hanno avuto accesso ai finanziamenti per interventi che vanno dai 7 mila ai 25 mila euro per scuola. In totale, per il piano decoro, sono stati destinati al Veneto circa 3 milioni e a Venezia 1.690.258,60 euro (la somma più alta tra tutte le province).
Il Ministero ha attinto da una graduatoria regionale la lista degli istituti ai quali mandare i finanziamenti, seguendo tre criteri: priorità alle scuole primarie, classi più numerose, somma per classe non inferiore ai 1400 euro e non superiore ai 9000. Per questo motivo le somme non corrispondono a volte alle richieste espresse dai singoli istituti. Ogni scuola fa compiere i lavori per le #scuolebelle al personale di pulizia Manutencoop, come prevede l’accordo tra Ministero e Consip. Per evitare i tagli ai dipendenti si è data loro la possibilità (a scelta) di svolgere i lavori per il Ministero, dopo aver seguito un corso. Solo quando il progetto è stato concluso, il Ministero invia i fondi. A Venezia centro storico è il convitto Foscarini ad aver ricevuto il maggior finanziamento con 14 mila euro, nelle isole la scuola Gabelli del Lido, facente parte dell’istituto Giovanni XXIII con 19.600 euro. Le scuole che hanno ricevuto sopra i 20 mila euro sono: a Marghera la Grimani con 23.800 euro, la Toti con 22.400 mila euro, la Filzi con 21 mila euro e Querini con 21 mila euro.
In provincia le scuole con più di 20 mila euro di finanziamenti sono state: Vittorino da Feltre a Noale con 33.600 euro, E. Fermi di San Donà con 23.800 euro, IV Novembre-Villastorta di Portogruaro, la Carlo Goldoni a Martellago con 26.600 euro, la Collodi di Ceggia 21mila, G. Noventa a Noventa di Piave con 22.400 euro, G. Marconi a Scorzé con 28 mila euro, San Giovanni Bosco di Salzano con 25.200 euro, Don Michele Martina a San Stino di Livenza con 21 mila euro, la Palladio di Caorle con 28 mila euro, Edmondo De Amicis a Musile di Piave con 23.800 euro, Ugo Foscolo a Mira con 23.800 euro, Nazario Sauro a Martellago con 26.600.
Il progetto #scuolesicure prevede interventi per «adeguamento sismico, messa in sicurezza e sicurezza degli elementi non strutturali», con delibera approvata dal Cipe del 30 giugno 2014 della Regione. In questo settore, il budget è di quasi 16 milioni (15.876.865) per tutto il Veneto, un milione e mezzo destinato a Venezia. Le scuole coinvolte sono state 95, solo nove nel nostro territorio. A Venezia hanno beneficiato dei fondi: la scuola elementare dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri con 210 mila euro (manutenzione copertura della scuola), il Liceo Artistico Statale con 158 mila euro per il recupero dello storico Palazzo Basadonna, l’Istituto Tecnico P. Sarpi con 270 mila euro (norme di sicurezza e antincendio).
In provincia hanno invece ricevuto il finanziamento la scuola elementare B. Caccin e la scuola media G. Galilei di Chioggia per circa 63 mila euro (sostituzione undici serramenti), la scuola elementare G. Marconi di Fossò con circa 52 mila euro (messa in sicurezza impianto elettrico), una scuola elementare di Mira (rimozione della copertura in amianto della palestra, impianti antincendio), l’Istituto professionale “Monsignor D’Alessi” a Portogruaro con 350 mila euro (manutenzione straordinaria e bonifica amianto), il liceo Belli a Portogruaro con quasi 91 mila euro (manutenzione straordinaria per normativa antincendio), l’istituto professionale “K. Lorenz” di Mirano con 220 mila euro (adeguamento norme sicurezza e prevenzione incendi: impianti elettrici e speciali, termotecnici e prevenzione incendi, rifacimento spogliatoi e impiantistica della palestra). Tutti gli interventi su: www.italiasicura.governo.it.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia