Scuole, pulizie fino a marzo. Il ministero copre le spese
La promessa fatta è stata mantenuta: ieri il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha reso noto di aver stanziato, a livello nazionale, circa 20 milioni di euro per la copertura delle pulizie delle scuole fino alla fine di marzo. Un provvedimento che era stato sollecitato anche dai comitati dei genitori veneziani guidati dall’assessore alle Politiche educative Tiziana Agostini e dai rappresentanti sindacali nell’incontro avuto martedì con il ministro e con il premier Matteo Renzi nella loro visita a Treviso e che si è reso ancora più urgente dal momento che - con il mese di marzo, e quindi da oggi - il nuovo appalto Consip riguarda molte regioni in Italia con il rischio che - senza stanziamenti aggiuntivi - si potessero replicare situazioni come quelle già vissute nella provincia veneziana con la chiusura di alcuni edifici scolastici su iniziativa dei sindaci - come è successo a Mira - o dei dirigenti scolastici, come è successo a Marghera e a Mestre. «Abbiamo affrontato l'emergenza dei 24 mila addetti alle pulizia con una proroga fino al 31 marzo che mette in sicurezza questa parte importante del personale scolastico non contrattualizzato. È una situazione molto antica che si è trascinata negli anni. Nell'arco di pochi giorni abbiamo individuato la soluzione e trovato i fondi». Da martedì, ha spiegato ancora il ministro, si aprirà tavolo interministeriale scuola-lavoro con il ministro del lavoro Giuliano Poletti «per far sì che questo problema si possa risolvere in maniera definitiva». L’obiettivo è quello di arrivare nell’arco di un paio di settimane «a fare un piano biennale di riqualificazione e ricollocazione» del personale addetto alle pulizie delle scuole. «Circa 24 mila lavoratori delle pulizie, con le loro famiglie, hanno temuto di trovarsi da domani in mezzo alla strada» ha detto il ministro facendo riferimento a quelle regioni in cui è in corso il cambio dell’appalto «ma sia chiaro che non è responsabilità del ministro che mi ha preceduto ma l'esito di una politica che molto spesso va avanti a colpi di emergenze. Siamo intervenuti subito, con una copertura finanziaria reperita dal Miur, per garantire un mese di ossigeno».
Con il rischio però che ad aprile rischi di scoppiare di nuovo il caos, se nel frattempo non verrà trovata una soluzione. «La proroga era attesa, dice Daniele Zennaro della Uil Trasporti, «ma il punto è che si tratta comunque di un tampone, mentre c’è bisogno di una risposta strutturale. Senza contare il fatto che, dal punto di vista operativo, la Manutencoop dovrà, istituto per istituto, tornare a contrattare e a firmare i servizi aggiuntivi di pulizia che potranno essere garantiti con i soldi stanziati - quanti ancora non si sa - fino alle fine di marzo.
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