«Scuole pronte per la riapertura»

Il coordinatore Sabellico: a partire da lunedì saranno presenti tutti gli insegnanti
GENOVA 20030915 20030915 - GENOVA - CRO - SCUOLA: VACANZE FINITE - Un gruppo di scolari entra a scuola per il primo giorno di lezione, oggi a Genova. Torna a suonare la campanella per gli studenti italiani, il rientro in classe riguardera', tranne poche eccezioni, l'intera categoria. LUCA ZENNARO/ANSA/TO (LUCA ZENNARO/ ) Primo giorno di scuola in una scuola elementare Alunni delle elementari. Per loro novita' in vista Alunni delle elementari al rientro a scuola
GENOVA 20030915 20030915 - GENOVA - CRO - SCUOLA: VACANZE FINITE - Un gruppo di scolari entra a scuola per il primo giorno di lezione, oggi a Genova. Torna a suonare la campanella per gli studenti italiani, il rientro in classe riguardera', tranne poche eccezioni, l'intera categoria. LUCA ZENNARO/ANSA/TO (LUCA ZENNARO/ ) Primo giorno di scuola in una scuola elementare Alunni delle elementari. Per loro novita' in vista Alunni delle elementari al rientro a scuola

«A partire dalla prossima settimana nelle scuole saranno presenti tutti gli insegnanti e gli istituti saranno in grado di esprimere l’orario completo». Nel frattempo, da domani a sabato, molte scuole del Basso Piave adotteranno un orario di lezione ridotto. Ma sarà questione di tre o quattro giorni.

Alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico è il coordinatore della rete degli istituti scolastici, Vincenzo Sabellico, a fare il punto della situazione nelle 16 scuole (10 istituti comprensivi e 6 superiori) del Basso Piave. «Tutte le scuole stanno lavorando per un buon avvio dell’anno e non mi risultano situazioni che ne impediscano un regolare inizio», premette Sabellico.

L’attenzione è rivolta alla situazione delle cattedre vacanti, dopo il completamento delle prime tre fasi di immissione in ruolo previste dalla legge 107, la “Buona Scuola”. Grazie al piano straordinario di assunzioni, si è arrivati a occupare con la nomina fino a circa l’80 per cento delle cattedre vacanti. Ma sulla copertura delle cattedre gli effetti della legge si vedranno in realtà dal prossimo anno. Gli insegnanti nominati provenienti da fuori regione, infatti, hanno la possibilità, pur accettando la titolarità della cattedra, di rimanere fino al 30 giugno come supplenti nella loro provincia di residenza. Altri problemi riguardano la penuria di insegnanti abilitati in matematica per la scuola media, spagnolo e sostegno. Ecco perché realmente risultano coperte circa il 50% delle cattedre vacanti. Per la restante metà si provvederà alla copertura con la nomina dei supplenti annuali attingendo dalle graduatorie d’istituto.

«Non dico già per il primo giorno di lezione, ma a partire da lunedì prossimo con ogni probabilità le scuole saranno a organico pieno», spiega Vincenzo Sabellico, «come rete delle scuole ci siamo già confrontati per partire insieme in quest’anno in cui bisognerà applicare la “Buona Scuola”, visto che alcuni commi della legge sono immediatamente attuativi. D’altra parte il confronto va avanti ormai da tempo e molte delle risorse economiche arrivano per progetti condivisi. La stessa legge prevede che ci sia un’attività di rete significativa».

Un aiuto arriverà dalla legge 107 attraverso l’organico potenziato, risorse umane aggiuntive che i presidi sperano di avere assegnate da novembre. C’è grande carenza, invece, di dirigenti scolastici. Per sei istituti comprensivi su dieci si è dovuti ricorrere alla reggenza. A San Donà sono in reggenza la Onor e la Schiavinato, anche se per quest’ultima dovrebbe essere nominato un preside titolare. A breve dovrebbe ricevere la nomina di un dirigente anche il Volterra.

Giovanni Monforte

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