Scuole d’infanzia e nidi nuovo bando per maestre

Graduatorie in scadenza a dicembre: il Comune indice le nuove selezioni Giordano (Cgil): «Serviranno a poco». La Rocca (M5S): «Meglio tardi che mai»
Le graduatorie in vigore scadono in dicembre e ora il Comune ha finalmente indetto una nuova selezione, per titoli ed esami, per formare due nuove graduatorie per le supplenze del personale presso asili nido e scuole dell’infanzia del Comune. Graduatorie a cui attingere per assunzioni a tempo determinato, full time e part time di educatori e maestre. La prima graduatoria è per insegnanti di scuola dell’infanzia (categoria C), la seconda per educatori di asili nido.


«Ben vengano ma serviranno a poco visto che l’amministrazione comunale non sostituisce il personale in malattia fino a tre giorni e ha anche cancellato i dieci giorni di ferie previsti per il recupero psicofisico del personale. In caso di assenze per meno di tre giorni non scatta la supplenza ma si sposta il personale da un plesso all’altro, creando stress ai dipendenti e difficoltà di gestione della didattica con ricadute sulle famiglie», sentenzia Daniele Giordano, segretario della Funzione pubblica della Cgil.


«Le nuove graduatorie saranno utili dall’inizio del 2018 per colmare le assenze del personale (230 educatrici ed educatori in servizio) e garantire le presenze in base agli iscritti a nidi e materne» precisa la dirigente del settore Silvia Grandese. Per gestire la transizione tra le vecchie graduatorie in scadenza a dicembre e quelle nuove che saranno pronte dal 2018, dopo le procedure di selezione, lunghe, dei nuovi bandi sono state formate due graduatorie temporanee di personale ammesso alle supplenze: per le scuole dell’infanzia ci sono 79 nominativi; per quelle dei nidi i candidati 379. Elenchi da cui si attingerà nelle prossime settimane, in caso di necessità.


Alla notizia della pubblicazione dei nuovi bandi, prende posizione anche il Movimento 5 Stelle. Con una critica alla giunta fucsia. «Finalmente il Comune ha riconosciuto la necessità di assumere personale per i nidi e le materne comunali. Troppe volte ci si è trovati con rapporti numerici inaccettabili che vedevano la presenza di una sola educatrice con 10, 12 o addirittura 18 bambini 0-3 anni», ricorda la consigliera Elena La Rocca. «C’è voluto più di un anno, costellato di atti ispettivi, diffide, segnalazioni e denunce, affinché assessori e dirigenti attivassero le procedure necessarie per l'assunzione di personale educativo. Vien da dire: meglio tardi che mai. Resta un'inquietante perplessità. Un'amministrazione che non sa nemmeno fare i conti di quante maestre sono necessarie per mantenere in piedi un asilo, come può governare una città?», dice la consigliera. E la polemica continua.


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