Scuola, senza prof una classe su quattro. Disagi per caos supplenze e mense chiuse

Corpo insegnanti zoppo, supplenti con un contratto stracciato, studenti senza prof. È iniziato così il nuovo anno scolastico per i 97.355 alunni del Veneziano: 8.898 nelle scuole dell’infanzia, 33.797 nelle primarie, 22.242 nelle secondarie di primo grado e 32.418 nelle secondarie di secondo grado. In totale, 1.485 ragazzi in meno dell'anno scorso.
E 1.500 erano i supplenti assenti al suonare della prima campanella. Nella maggior parte dei casi, chiamati dalle segreterie scolastiche degli istituti, dopo le “restituzioni” dall’Usr delle cattedre scoperte. Ma le chiamate non hanno seguito una graduatoria aggiornata e da qui la decisione necessaria del Miur: annullare. Con evidenti disagi per gli istituti. La segreteria dello Stefanini, attivatasi sabato, aveva provveduto a convocare i professori per tutte le cattedre scoperte, una decina, a cui aggiungere gli spezzoni (meno di 18 ore). Tutto da rifare. «Volevamo iniziare subito l’anno scolastico, non ci aspettavamo uno stop» spiega la dirigente Mirella Topazio. Raggiungono picchi di 6 cattedre scoperte alcune classi dello Zuccante. Dodici i docenti che mancano, sei di laboratorio. La maggior parte è al biennio. Cifre a cui aggiungere una cattedra al serale e gli spezzoni. «I problemi principali derivano dalla non sostituzione degli 11 docenti in pensione con quota 100. Si presenterà la stessa situazione l’anno prossimo» spiega il vicepreside Renzo Nalon.
«Le assunzioni dovrebbero essere fatte ad agosto, non a inizio settembre. E a novembre potrebbe presentarsi un nuovo problema con gli aventi diritto». Per lo Zuccante, la prospettiva di un inizio dell’anno claudicante era preventivata: la scuola aveva deciso di iniziare con le convocazioni solo al via libera del Ministero. Aveva già chiesto le disponibilità degli insegnanti la segreteria della Querini. «Mancano 13 insegnanti: 4 all’infanzia e 3 alla primaria, alla secondaria di primo grado e di sostegno» spiega la dirigente Manuela Morosin. «Abbiamo iniziato l’anno con l’orario ridotto, il servizio mensa sarà attivato il 23». Punto dolente per i genitori, che polemizzano, avendo confidato in una ripresa a pieno regime già da lunedì. Aveva proceduto con le convocazioni per le sole cattedre di inglese la segreteria del Bruno-Franchetti. «Ci sono una decina di cattedre scoperte» spiega la vicepreside Marica Desogus. «Alcune di matematica e di inglese, una di italiano e tre di storia e filosofia». Arrabbiati i genitori di alcuni studenti. «Mio figlio, iscritto alla prima dello Scientifico tradizionale, non ha un insegnante di matematica e scienze» lamenta Maddalena Sartori, una mamma. Quattro le cattedre scoperte al Morin: di Matematica e di Scienze giuridiche. «Speriamo che la situazione sia risolta entro domani» dice la dirigente Aurora Zanon. Già oggi il Miur dovrebbe autorizzare la ripresa delle convocazioni. Ma sono diversi, in realtà, gli istituti che hanno continuato a chiamare i supplenti, chiedendo loro la disponibilità. Per le graduatorie di concorso non popolate a livello provinciale, sulle quali non avanzava lo spettro del ricorso, temuto dal Miur. Hanno proseguito con le chiamate i licei Benedetti-Tommaseo e Guggenheim di Venezia e Majorana di Mirano, gli istituti 8 Marzo di Mirano, Luigi Nono di Mira, Belli di Portogruaro, Gramsci di Camponogara e l’istituto comprensivo di Dolo. «Sono precaria da 6 anni, insegnante in terza fascia» racconta Annalisa Varvara, docente di Lettere. «Lunedì mattina sono stata convocata dal Vendramin Corner. Il pomeriggio mi è stata girata la nota del Miur che bloccava tutto. Non dormo da due notti. Ci sono colleghi che si sono presentati a scuola e che sono stati bloccati prima di entrare in classe. Per oggi ho ricevuto una convocazione dall’istituto Alpi, secondaria di primo grado». Secondo i sindacati le nuove chiamate saranno attivate oggi. L’Urs tace. —
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