Scuola, quote volontarie «Verifiche sulle richieste»
«Oggetto: tasse e contributi scolastici. Si ritiene utile richiamare l’attenzione su alcune precisazioni in materia di tasse e contributi per l’iscrizione alle Istituzioni scolastiche statali». Inizia così la circolare spedita alcuni giorni fa da Daniela Beltrame, a capo dell’Ufficio scolastico regionale (l’Usr) del Veneto ai responsabili degli uffici territoriali, e ai dirigenti scolastici. La circolare arriva a pochi giorni di distanza dallo scoppio del caso Luzzatti-Gramsci dove alcuni studenti dei corsi serali hanno deciso di presentarsi alla guardia di finanza per denunciare il fatto che - secondo loro - i contributi volontari per l’iscrizione sono in realtà stati resi obbligatori dalla scuola che in più di un’occasione, anche al telefono, avrebbe sollecitato il pagamento del contributo volontario, vincolandolo all’iscrizione all’anno scolastico. Un contributo chiesto - e spesso sollecitato - da tutte le scuole per la realizzazione di progetti didattici speciali. Non è un caso quindi che, nei giorni scorsi, l’Usr abbia deciso di intervenire con una circolare di precisazione. Per sottolineare la distinzione tra «tasse scolastiche erariali, espressione della potestà impositiva dello Stato e che vanno pagate obbligatoriamente quando previste e cioè solo negli ultimi due anni delle scuole secondarie superiori e i contributi scolastici, di natura volontaria e facoltativa, volti all’arricchimento dell’offerta culturale e formativa degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado». Per questo l’Ufficio invita a fare «controlli sulle modalità di richiesta dei contributi da parte delle rispettive segreterie e, nel caso di prassi non corrette, ad assumere immediati interventi correttivi».
E ancora, parlando di tasse volontari e contributi: «Qualora pervenissero esposti circostanziati in merito alla consegna di moduli di versamento di tasse e contributi, privi della necessaria specificazione in merito alla loro volontarietà o obbligatorietà, alla loro, finalizzazione, alla possibilità di avvalersi della detrazione fiscale, questo Ufficio dovrà attivare i controlli di propria competenza per accertare le responsabilità». Del caso Luzzatti-Gramsci si parlerà anche in parlamento, dove i rappresentanti di Sinistra italiana, tra i quali Marcon, Fratoianni e Civati, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Fedeli, chiedendole «se non ritenga necessario predisporre un’ispezione ministeriale nella scuola, per verificare la regolarità di tutti gli atti e la procedure adottate dalla stessa nel corso degli ultimi anni».
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