“Scuola no zaino” e la Marco Polo fa il pieno di alunni

SAN DONÀ. Dal rischio della chiusura alla lista di attesa per le iscrizioni. Alla scuola elementare Marco Polo di Calvecchia, istituto comprensivo Onor, la dirigente Marisa Dariol ha ricevuto ieri la...
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - "SENZA ZAINO DAY" INIZIATIVA DELLA SCUOLA "MARCO POLO"
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - "SENZA ZAINO DAY" INIZIATIVA DELLA SCUOLA "MARCO POLO"

SAN DONÀ. Dal rischio della chiusura alla lista di attesa per le iscrizioni. Alla scuola elementare Marco Polo di Calvecchia, istituto comprensivo Onor, la dirigente Marisa Dariol ha ricevuto ieri la visita del sindaco Andrea Cereser. Se l’anno scorso la scuola, con 15 studenti iscritti, non aveva più i numeri per continuare, quest’anno siamo a 25 e per le prossime iscrizioni c’è una corposa lista di attesa. È accaduto grazie alla così detta “scuola no zaino”, ispirata al metodo della pedagogista Montessori, che lascia molta indipendenza formativa ai bambini e un coinvolgimento del tutto nuovo anche per le loro famiglie.

«Il nostro metodo», spiega Dariol, «richiama lo spirito Montessori, con i genitori ensibilizzati a un modello di scuola che non sia quello tradizionale, ma utilizzi l’ambiente e la sua strutturazione. Si lavora predisponendo l’ambiente con spazi e supporti nuovi. Basta cattedra e lezione frontale, spazio a isole di apprendimento che distribuiscono gli studenti in vari gruppi. Si chiama predisposizione degli spazi di apprendimento. I ragazzini sono guidati dall’insegnante, ma non ascoltano più solo l’insegnante e lavorano in gruppo, apprendono in modo diverso. Imparano così il rispetto delle regole e della convivenza, con diversi tavoli attorno ai quali studiano. Imparano soprattutto ad aiutarsi e collaborare tra di loro, senza più competizione, ma lavorando insieme. E non c’è più il pesante zaino, quanto una cartellina per portare la merenda e qualche foglio. Il prossimo anno avremo anche l’applicazione dello stesso metodo in una sezione della scuola elementare a Croce di Musile che fa capo all’istituto comprensivo Toti».

Cereser è apparso entusiasta per i risultati ottenuti dalla scuola di Calvecchia. «Ho visto una scuola che rischiava addirittura la chiusura», ha commentato con alunni e docenti, «e adesso non solo ha quasi raddoppiato gli studenti, ma ha una lista di attesa per le iscrizioni. Questo significa che il metodo e il coinvolgimento sono davvero importanti per un rilancio dello studio e delle strutture scolastiche».

Giovanni Cagnassi

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