Scuola, mense a rischio «Tempi d’appalto scaduti»

Mira. Donadel attacca la giunta comunale: «Ora è troppo tardi per bandire la gara degli appalti refezione e farmacie. Pericolo disservizi a settembre»
Di Alessandro Abbadir

MIRA. Altra disavventura amministrativa in vista per la giunta mirese guidata dal sindaco Alvise Maniero. La Serimi, la municipalizzata che serve mense e gestisce farmacie, avrà la proroga della convenzione scaduta al 30 giugno prossimo e il comune è fuori dai tempi tecnici per poter indire il bandi si affidamento dei servizi.

Il rischio è che all’inizio del prossimo anno scolastico i pasti a quasi 2.000 alunni delle suole miresi non possano essere erogati. Lo denuncia il consigliere comunale Mattia Donadel per la lista “Mira Fuori dal Comune” che attacca frontalmente i grillini.

«La proroga della Convenzione che affida a Serimi la gestione di mensa e farmacie comunali scade il 30 giugno», dice Donadel, «ma della gara di appalto necessaria per l’affidamento dei servizi nessuna traccia. Il ritardo accumulato dal Comune è ingiustificabile, farò un’interrogazione urgente. Il 26 giugno 2013 era stata votata all’unanimità una delibera che con una proroga (la terza) affidava a Serimi la gestione del servizio mensa e farmacie comunali fino al 30 giugno 2014. La delibera impegnava la giunta a indire una gara di appalto europea a doppio oggetto, cioè per l’affidamento unitario dei due servizi e per l’individuazione del socio privato di Serimi che in questo caso è la Camst».

Donadel va nel dettaglio: «Si prevedeva che il tutto fosse preceduto da una perizia di valutazione delle quote di Camst e un passaggio in Consiglio comunale. Ad oggi non c’è nessuna informazione sulla perizia, né su quando si intende approvare la delibera che darà il via alla gara. Non ci sono più i tempi tecnici per la pubblicazione del bando e l’assegnazione del servizio. Il rischio è che alla riapertura delle scuole ci trovi in difficoltà nel garantire l’erogazione dei pasti».

Dure le conclusioni: «Se non si risolve la questione dell’affidamento», conclude Donadel, «non è possibile pianificare lo sviluppo e il consolidamento dell’azienda, che ha circa 120 dipendenti. Pretendiamo delle risposte chiare e tempestive dall’amministrazione».

Da parte sua la giunta comunale di Mira, pur più volte interpellata sulla vicenda non ha voluto fornire alcun tipo di risposta.

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