Scuola, false dichiarazioni per scalare le graduatorie

Marcon. La denuncia della dirigente dell’Istituto Malipiero: «Abbiamo scoperto genitori che hanno mentito». Pubblicazione rinviata e segnalazione alla Procura
Di Marta Artico

MARCON. Pubblicazione delle graduatorie posticipata perché qualche genitore ha dichiarato il falso. Succede all’Istituto comprensivo Malipiero di Marcon, composto dalle scuole per l’infanzia Archimede, Primavera, Arcobaleno, dalle primarie Marconi, Don Milani, Manin, Carducci e dalla scuola media.

«Le graduatorie provvisorie per la scuola dell'infanzia», si legge nel sito della scuola, «saranno pubblicate dopo Pasqua dal momento che sono state accertate dichiarazioni false che costringono l'ufficio a rivedere le graduatorie già predisposte». Tutto nasce dalle autodichiarazioni che le famiglie devono compilare per poter iscrivere i bambini all’asilo. Per ottenere una miglior posizione in graduatoria qualcuno - questa l’accusa della direzione - ha “aggiustato” la realtà, per evitare di essere inserito in lista di attesa. La direzione dell’istituto, facendo dei controlli, ha scoperto che in qualche caso, mamma o papà non erano stati sinceri.

«Alcuni genitori», spiega la dirigente Mariateresa Samà, «hanno dichiarato il falso, e non è un problema emerso solo da noi. Io ho l’obbligo di controllare la veridicità dei dati e se non sono veri, devo procedere. Se ho assegnato un punteggio in base a quanto credevo vero, lo devo modificare». Al momento tre persone addette al controllo si stanno occupando soltanto di questo.

«C’è chi ha modificato le informazioni sul tipo di contratto di lavoro per scalare la graduatoria» esemplifica la dirigente «ci sono coppie che dichiarano di lavorare entrambi a tempo pieno, qualcuno ha scritto che lavorava e invece ha perso il posto».

I casi sono diversi. «Per controllare mandiamo fax su fax, spendiamo denaro e tempo, forse la gente non ci pensa, ma io ho l’obbligo di testare la veridicità delle informazioni, altrimenti scoppia la guerra. Avevamo le graduatorie pronte, adesso dobbiamo rimetterci le mani».

La dirigente ha spiegato di essere costretta a segnalare il caso alla Procura della Repubblica. «Capiamo che la gente è in difficoltà, che qualcuno teme che i suoi figli non trovino posto, e c’è da dire che di questi tempi il Comune ha problemi con il Patto di stabilità, voleva ampliare una scuola per l’infanzia entro settembre ma non riuscirà per motivi che esulano dalla volontà politica». Sospira: «Forse poi nell’immaginario collettivo, visto che lo fanno anche i politici, la gente pensa che non sia grave».

«Questi controlli sono doverosi», commenta il sindaco Andrea Follini, «non si possono commettere abusi nei confronti delle altre famiglie che invece hanno dichiarato il vero».

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