Scuola, ecco i soldi per le pulizie «Ora servono i nuovi contratti»

Il governo stanzia le risorse ma le destina anche alle piccole manutenzioni, cauto il comitato genitori Oggi nuovo vertice tra organizzazioni sindacali e Manutencoop alla Direzione regionale del lavoro
Di Francesco Furlan
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 15.02.2014.- Stazione Santa Lucia, protesta genitori per i tagli ai fondi per la pulizia e sorveglianza nelle scuole.- Nella foto dalla stazione alla stazione circa 2000 persone protestano con un girotondo
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 15.02.2014.- Stazione Santa Lucia, protesta genitori per i tagli ai fondi per la pulizia e sorveglianza nelle scuole.- Nella foto dalla stazione alla stazione circa 2000 persone protestano con un girotondo

MESTRE. I soldi stanno per arrivare: l’importante però è che vangano davvero utilizzati per le pulizie delle scuole dal momento che l’accordo siglato al ministero lascia margini d’azione piuttosto ampli ai dirigenti scolastici, che potranno ad esempio utilizzarli non solo per integrare lavaggi e pulizie, ma anche per generici interventi di manutenzione, a partire da luglio.

È questa la posizione comune dei comitati dei genitori e delle organizzazioni sindacali territoriali di fronte all’accordo siglato nella tarda serata del 28 marzo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire da un lato l’occupazione delle addette alle pulizie degli appalti storici e dall’altro scuole più pulite, dopo i tagli (in alcune scuole anche del 70%) che avevano messo in pericolo l’igiene in molti istituti della provincia con la conseguente, per volontà dei dirigenti scolastici e, nel caso del comune di Mira, del sindaco Alvise Maniero, chiusura delle scuole. L’accordo raggiunto tra ministero, consorzio delle aziende e organizzazioni sindacali prevede due fasi. La prima, da qui a giugno, con lo stanziamento mensile di 20 milioni, per un totale di 60, che permetta alle aziende di pulizie - la Manutencoop per ciò che riguarda Venezia - di ripristinare a partire da oggi, primo aprile, le condizioni economiche e contrattuali vigenti allo scorso 31 dicembre, e quindi con le stesse condizioni di pulizia. Arriveranno poi 150 milioni di euro per il 2014, e 300 milioni per il 2015 e i primi tre mesi del 2016 che verranno ripartiti tra le province. È questa tranche di soldi che, come si legge nell’accordo, saranno destinati anche per «ulteriori attività consistenti in interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ad edifici scolastici». Attività specificate in un documento allegato al verbale, e che vanno dalla tinteggisatura al rifacimento di intonaci. È questo forse uno degli aspetti più delicati dell’accordo: soprattutto, dal punto di vista dei genitori, perché c’è il pericolo che i dirigenti decidano di usare le risorse non per le pulizie ma per, ad esempio, dipingere le pareti della scuola. L’accordo siglato a Roma sarà al centro anche dell’incontro alla direzione regionale del lavoro, in programma per oggi, tra Manutencoop, sindacati, Ufficio scolastico regionale e Provincia. «Come prima cosa chiederemo il ripristino dei contratti alle condizioni del 31 dicembre» spiega Daniele Zennaro, della Uil, «così come previsto proprio dall’accordo. Poi cercheremo di capire l’aspetto legato alle manutenzioni».

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