Scultura e arte all’aperto torna la rassegna “Open”
LIDO. La prossima estate tornerà al Lido “Open”, la mostra di sculture e installazioni all’aperto ideata da Paolo De Grandis. Dopo quattro anni di assenza, lo farà in grande stile per celebrare i 20 anni di questo esperimento culturale che ha poi preso piede anche all’estero. Arte Communications sta infatti lavorando alla prossima edizione e intende mandare in soffitta le polemiche degli ultimi anni con la vecchia amministrazione comunale, lasciando l’isola di San Servolo che aveva accolto la rassegna nelle ultime edizioni.
«Open è del Lido e lì ci vogliamo tornare, realizzando la più bella edizione della mostra e riportando le opere d’arte tra la gente, a portata di sguardo e di mano, mentre si cammina lungo i viali e le piazze dell’isola», ha promesso ieri De Grandis prima di partire per la Cina, «Sarà un’edizione interamente dedicata al Lido, una sorta di omaggio alla nostra isola. Voglio dimenticare le polemiche degli ultimi anni e pensare solo al futuro».
La mostra si terrà da fine agosto a fine settembre e riprenderà la sua forma originale con decine di sculture e grandi installazioni disposte all’aperto tra i lungomari, Santa Maria Elisabetta, il Gran Viale, il Blue Moon, all’hotel Excelsior e con l’appendice dell’Hilton Molino Stucky a Venezia. Un’edizione che riporterà al Lido grandissimi artisti, la crème di ciò che si è visto dalla nascita di Open. «Da Yoko Ono in su, tanto per intenderci», ha aggiunto De Grandis, «Sarà un anno da record, una mostra che tutti dovranno ricordare. Sono molto carico per questo progetto, l’auspicio è quello di poter sfruttare spazi anche nella nuova piazza e nel parco di fronte all’ex Casinò. Non mancherà un omaggio a Pierre Restany con il quale fondai “Open” vent’anni fa, e che nel corso degli anni è venuto purtroppo a mancare, ma il messaggio che voglio lanciare è positivo per il Lido in ottica di crescita a tutto tondo».
Nel corso della sua storia, “Open” ha ospitato oltre un migliaio di artisti da ogni parte del mondo. Sono state esposte opere tra le più svariate, dai mille significati e con le forme più avveniristiche. “Open” ha saputo far riflettere, attirando su di sé gli occhi della critica e dei curiosi, creando un format esportato da Arte Communication a Cannes, in Marocco e per ultimo in Cina, dove in queste ore De Grandis sarà impegnato per lanciare una versione di “Open” nel nordest del Paese asiatico.
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