“Scugeri e pironi” il picnic a Venezia allestito tra campi e campielli
VENEZIA. Torna “Tutta mia la città, in campo con scugeri e pironi”, l’appuntamento con il picnic dei veneziani e di chi vive la città, per ritrovarsi a mangiare tutti insieme, passare una serata all’aperto tra chiacchiere, cibo (che ognuno porterà per sé e gli amici) e musica. L’appuntamento è per sabato 9 giugno, a partire dalle 19: nessuna prenotazione, basterà presentarsi in uno dei 13 campi, rive, campielli della città dove la Municipalità di Venezia, Burano e Murano e oltre una trentina di associazioni hanno allestito le tavolate: in Pescheria a Rialto, San Stin, Tolentini, San Samuele, via Garibaldi, Sant’Elena, Santi Giovanni e Paolo (Calle Cavallerizza), San Nicolò dei Mendicoli, Santa Margherita, fondamenta del Ponte Lungo alla Giudeca, San Giacomo dell’Orio, Rio di Cannaregio e campo San Donato a Murano.
«Siamo alla terza edizione di un appuntamento che negli anni ha visto crescere la partecipazione e l’entusiasmo di centinaia di persone», commenta il presidente della Municipalità Giovanni A ndrea Martini, «può sembrare una frase fatta, ma non lo è: mangiando insieme, gli abitanti si riappropriano di Venezia, si riprendono spazi quotidianamente sottratti ai residenti, passando una serata in allegria e dimostrando che la città è viva. Non slogan, anzi, una manifestazione collettiva, tanto che la delibera è stata approvata all’unanimità in Consiglio di Municipalità».
Un’edizione in crescita di adesioni, si diceva: quest’anno, ad esempio, si sono aggiunti campo San Giacomo (vivacissimo e al centro delle cronache con la vicenda della Vida) e Santi Giovanni e Paolo, con l’adesione anche di alcune parrocchie, come quella dei Carmini. La Municipalità si è occupata delle “scartoffie”, le associazioni hanno avanzato richiesta di plateatico e allestito i tavoli.
«Visto il grande successo degli anni passati, molti veneziani ci hanno richiesto di riorganizzare questo appuntamento», sottolinea la consigliera Stefania Bertelli, «abbiamo deciso di farlo cercando di allargarlo il più possibile, grazie alle associazioni: ad esempio, all’inizio Cannaregio era scoperto, ma abbiamo trovato chi si è fatto carico dell’organizzazione. Si è creata una rete: l’attività delle associazioni è imprescindibile: hanno dimostrato grande forza di volontà, trovango anche glia rchitetti volontari per stendere il disegno delle tavolate da presentare al Comune, Organizzare un appunatmento così non è semplice: il primo anno era la Municipalità a dare le autorizzazioni, poi con la centralizzazione voluta al sindaco, bisogna passare per gli uffici: se entri nel programma del Comune delle “Città in festa” tutto è semplice, ma se vuoi organizzare una cosa in autonomia, tutto è molto più complesso».
Comunque, l’invito è a partecipare e vivere in allegria la serata. «È sempre importante che i veneziani e chi abita la città si ritrovino in una maniera anche così, semplice, con i vicini di casa, gli amici per riappropriarsi dei propri spazi e vivere gioiosamente il nostro tempo», conclude il consigliere Renzo Busetto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia