Scout speed, resta la multa rigettato un altro ricorso
SAN DONA’. Scout speed, altro ricorso respinto. Anche il giudice di pace ha rigettato un ricorso contro una sanzione elevata con il sistema di rilevamento mobile o scout speed. Lo stesso aveva fatto il prefetto due settimane fa, respingendo altri due ricorsi sempre per eccessi di velocità rilevati con lo stesso strumento. Ormai sarà difficile che i pronunciamenti del giudice o del prefetto possano discostarsi in futuro. Questa volta il ricorso riguardava una sanzione per un eccesso di velocità di 21 km orari.
L’automobilista sanzionato, il 5 novembre scorso, viaggiava alla velocità di 71 km orari lungo via Unità d’Italia dove vige il limite di 50 orari. «Il ricorso lamentava l’inesistenza di segnaletica preventiva, la mancata contestazione immediata, la violazione della privacy oltre a un’ipotetica violazione del principio di uguaglianza», spiega l’avvocato civico Eugenia Candosin, che ha seguito il procedimento, «motivazioni che evidentemente non hanno convinto il giudice di pace che ha rigettato il ricorso».
Un’altra serie di ricorsi pendenti, sullo stesso argomento, è stata rinviata da un altro giudice di pace alla fine di giugno per la lettura della sentenza. Ma la strada ormai pare tracciata inesorabilmente con buona pace degli automobilisti sanzionati che hanno presentato una quindicina di ricorsi ancora da discutere. «A questo punto stupirebbe che ci possano essere sentenze diverse, visto che le motivazioni addotte per i ricorsi sono più o meno simili», aggiunge il vicesindaco Luigi Trevisiol, «piuttosto raccomando attenzione. Se su strade dove vige il limite di 50 orari si procede a oltre 70, si può rappresentare un pericolo ed è giusto sapere che si può essere sanzionati. Ricordo che le vie dove opera lo scout speed vengono indicate settimanalmente sul sito del Comune. Ciò non esclude, ovviamente, l’utilizzo di altri strumenti su altre strade», conclude Trevisiol, «ma mostra come non ci sia alcuna volontà di fare cassa quanti invece di tutelare l’incolumità delle persone. La cosa più semplice è rispettare i limiti di velocità ed è questo l’invito che rivolgo a tutti».
Si può ricorrere per sanzioni sia davanti al giudice di pace sia al prefetto. Anche i primi due pronunciamenti del prefetto, su ricorsi presentati da un indiano residente a Pordenone e da una sandonatese di 28 anni, avevano dato ragione all’amministrazione comunale. Le polemiche sui controlli non sono comunque finite e la Lega sta raccogliendo le firme contro i trubox e anche contro lo scout speed che ha permesso di elevare un migliaio di sanzioni dalla scorsa estate.
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