Scout, altri tre ricorsi danno ragione al Comune
SAN DONA’. Scout speed, ormai è giurisprudenza. Tre ricorsi sono respinti in un solo giorno e ormai sono saliti a sette quelli che di fatto danno ragione a Comune e polizia locale nell’utilizzo del sistema di rilevamento mobile di velocità.
Appena due giorni fa il giudice di pace aveva respinto un altro ricorso per sanzioni comminate con lo scout speed. E così si era pronunciato anche il prefetto, come il giudice di pace in più occasioni.
Ieri, le altre tre vittorie del Comune, sempre davanti al giudice di pace, portando a sette il numero di ricorsi respinti. Uno riguardava due violazioni commesse a distanza di soli sette minuti l’una dall’altra, motivo per cui il giudice di pace ha fatto salvo il primo verbale e annullato il secondo.
Anche in questo caso, come per i precedenti, si è trattato di un eccesso di velocità superiore ai 20 km rispetto al limite di velocità di 50 orari.
«I ricorsi sono stati rigettati da vari giudici perciò la linea è ormai consolidata», commenta il sindaco Andrea Cereser, «raccomando nuovamente attenzione. Eccessi di velocità di oltre 20 chilometri orari, e su strade dove vige il limite di 50, possono rappresentare un pericolo ed è giusto sapere che si può essere sanzionati».
Tra le motivazioni addotte nei ricorsi la mancata contestazione immediata, la violazione della privacy oltre a un’ipotetica violazione del principio di uguaglianza.
«A questo punto stupirebbe che ci possano essere sentenze diverse, visto che le motivazioni addotte per i ricorsi sono più o meno simili», aggiunge il vicesindaco Luigi Trevisiol, «piuttosto raccomando attenzione. Se su strade dove vige il limite di 50 orari si procede a oltre 70, si può rappresentare un pericolo ed è giusto sapere che si può essere sanzionati».
Si può ricorrere per sanzioni sia davanti al giudice di pace che al prefetto, ma in questo caso il risultato è stato analogo. Anche pronunciamenti del prefetto avevano dato ragione all’amministrazione comunale.
«Ricordo che le vie dove opera lo scout speed vengono indicate settimanalmente sul sito del Comune, ciò non esclude, ovviamente, l’utilizzo di altri strumenti su altre strade», conclude il vicesindaco Trevisiol, «ma mostra come non ci sia alcuna volontà di fare cassa, ma di tutelare l’incolumità delle persone. La cosa più semplice è rispettare i limiti di velocità, ed è questo l’invito che rivolgo a tutti».
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