Scoppia la polemica allo spettacolo per bimbi

Mira. L’assessore regionale Donazzan chiede al ministro di fermare l’iniziativa «Promuove l’ideologia gender». Il Comune: «È una rappresentazione di qualità»

MIRA. «Chiedo al ministro Valeria Fedeli di non consentire alle scuole di proporre agli alunni lo spettacolo sul bambino transgender "Fa’afafine", tutta Italia».

Uno spettacolo che sarà in scena il prossimo 8 on l’assessore Orietta Vanin difende come altamente educativa: «Donazzan sta facendo terrorismi psicologico».

«Migliaia di bambini e adolescenti», spiega l’assessore Donazzan, «sarà condotta dalle scuole a uno spettacolo che ha l’intento dichiarato di mettere in crisi la loro identità sessuale e la stabilità psicoaffettiva. Uno spettacolo che va in scena in queste settimane veicola e legittima l’ideologia gender, quella per cui nascere biologicamente maschi e femmine non avrebbe niente a che vedere con la nostra vera sessualità, che invece può essere scelta, cambiata, modellata e riformulata a piacimento senza alcun punto di riferimento oggettivo; quella per cui l’uomo e la donna non sono naturalmente complementari; qualsiasi unione affettiva ha lo stesso valore sociale e antropologico del matrimonio; non esistono mamma e papà, ma genitore 1, 2, 3, 4...».

L’assessore Donazzan spiega il motivo della richiesta di intervento del Ministero. «A seguito delle segnalazioni che sto ricevendo da parte di genitori e nonni preoccupati ho scritto al ministro dell’Istruzione per chiedere che venga impedita questa iniziativa, distorsiva per l’educazione dei giovani. Una vera e propria violenza psicologica nel periodo di particolare fragilità e confusione dei nostri ragazzi».

Dal Comune di Mira però arriva una difesa a spada tratta delle scelte fatte. «Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna Teatro Scuola», spiega l’assessore Vanin, «promossa da quasi 30 anni dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al teatro, fornendo temi su cui riflettere. Per la polemica sollevata dalla Donazzan, come ribadito dagli studiosi, la teoria gender non esiste. Temi così importanti vanno trattati con estrema serietà senza fare terrorismo psicologico».

«Allo spettacolo i ragazzi», assicura l’assessore, andranno «adeguatamente preparati. In tutte le classi che presenzieranno allo spettacolo, le insegnanti hanno svolto un percorso di preparazione e sensibilizzazione, valutando quali fossero le migliori proposte teatrali da offrire agli alunni all’interno della diversificata programmazione per l’infanzia. Lo spettacolo di cui si parla è un prodotto artistico di altissima qualità».

Alessandro Abbadir

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