Scoppia la lite tra candidate per i manifesti elettorali
CHIOGGIA. Violazione della normativa sulla pubblicità elettorale e manifesti strappati. Una doppia denuncia quella che domenica la candidata sindaco di “A sinistra per Chioggia”, Letizia Campanaro, ha presentato alla polizia di Stato.
La prima con nome e cognome contro la candidata sindaco di Chioggiaviva Marcellina Segantin che ha lasciato le sue foto appese nella sede elettorale di Chioggia sette giorni dopo il divieto imposto dalla normativa, la seconda contro ignoti per la distruzione dei suoi manifesti elettorali nella notte tra sabato e domenica. Finora la candidata della sinistra ha preferito non addentrarsi in nessuna polemica elettorale, scegliendo di concentrarsi sulla sua campagna, a stretto contatto con la gente. Non ha mai commentato le uscite o le parate elettorali dei suoi competitor, ma stavolta ha deciso di non lasciar correre. «Duole dover fare intervenire una forza di polizia per far rispettare la legge», spiega la Campanaro, «Da sette giorni, così come previsto dalla norma, nelle sedi elettorali e di partito non è consentito esporre immagini o manifesti che siano direttamente collegati alla candidatura né inviti al voto né slogan inneggianti ai candidati. Spiace constatare che chi si propone come amministratore della città non rispetti la prima condizione essenziale, quella del rispetto delle leggi». La segnalazione al commissariato, inoltrata domenica con tanto di foto, dimostra la presenza delle foto elettorali della candidata Segantin nella sede di calle San Giacomo il 14 maggio, sette giorni dopo il termine di rimozione.
Ora la polizia di Stato chiederà la rimozione e se accertata la violazione verrà applicata la sanzione pecuniaria del caso. La Segantin nega però di aver commesso qualche irregolarità. «Noi la legge l’abbiamo rispettata e comunque non abbiamo ancora ricevuto nessun verbale», sostiene la candidata del centrodestra, «se il partito del no sempre e comunque ha fatto un esposto nei nostri confronti significa che ha capito quale e quanta forza ci stanno dando i cittadini elettori».
Ma vi è un altro episodio spiacevole successo nel weekend.
I manifesti elettorali della Campanaro affissi negli spazi preposti di piazzale Europa e sotto il cavalcavia di Borgo San Giovanni sono stati strappati e gettati a terra. Solo quelli della Campanaro.
«Non mi faccio certo fermare da queste azioni vili», spiega la giovane candidata, «i manifesti sono già stati rimpiazzati e così farò se dovesse succedere di nuovo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia