Scoperto centro massaggi a luci rosse

Dolo. Nei lettini della struttura di via Matteotti si praticavano anche costosi “extra”, arrestata la maitresse cinese
Di Carlo Mion ; di Carlo Mion
CARABINIERI DOLO CONFERENZA stampa CARABINIERI DOLO CONFERENZA stampa
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DOLO. Chiuso e sequestrato dai carabinieri un centro massaggi a luci rosse, a due passi dalla chiesa. Arrestata la maitresse, una cinese di 43 anni, residente a Codevigo. All’interno ci vivevano e lavoravano due trentenni cinesi e la casa del piacere rendeva anche mille euro al giorno. Se per un massaggio tradizionale chiedevano dai cinquanta ai cento euro, l’extra costava una media di trenta euro. Tutte e tre le cinesi sono regolari nel nostro Paese.

Le indagini dei carabinieri della tenenza di Dolo sono iniziate a gennaio, dopo alcune segnalazioni di cittadini che notavano uno strano andirivieni, a tutte le ore, dall’appartamento. Lo stabile dove avvenivano i trattamenti “relax” si trova in via Matteotti in pieno centro all’altezza del principale incrocio. La cinese che lo ha affittato pagava 3000 euro al mese. Il centro massaggi era stato aperto l’state scorsa. Le massaggiatrici lavoravano sodo: dalle 8 del mattino alle 23, sette giorni su sette. Il centro benessere, con molta fantasia era stato chiamato “Asia”. Le tariffe variavano dai 30 ai 100 euro a seconda delle richieste alle ragazze che venivano cambiate dopo circa due-tre settimane e che garantivano un bel giro d’affari alla maitresse Liu Xia, 43 anni residente a Codevigo, sposata e con figli.

Quando i carabinieri sono “arrivati” al centro hanno iniziato a monitorare chi entrava e usciva dal portoncino. Sentiti alcuni clienti, tutti molto collaborativi anche per evitare che i militari li convocassero chiamando casa e chiedendo di loro alle mogli, gli investigatori dell’Arma sono arrivati ai siti dove il centro veniva pubblicizzato per quello che era: un bordello. A fare bella mostra, per reclamizzare i servizi, alcune ragazze nude. I clienti, molti insospettabili e liberi professionisti della Riviera e della vicina provincia di Padova, hanno spiegato quali prestazioni “ricevevano” sui lettini.

Al momento dell’irruzione avvenuta mentre un cliente stava entrando c’erano, oltre alla maitresse alla quale era appena stato pagato il massaggio con extra, le due ragazze di cui una impegnata ad effettuare, completamente nuda, un rapporto orale a un cliente. Le tre donne sono state portate in caserma dove, dopo l’identificazione, Liu Xia è stata arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

La donna, invece della ricevuta fiscale consegnava clienti una caramella. Le due ragazze erano costrette a vivere ventiquattro ore su ventiquattro all’interno dell’appartamento. La maitreesse pensava a tutto fornendo strumenti di lavoro, pranzo e cena. Le due dormivano sui lettini che poi usavano per i massaggi e il resto.

I carabinieri oltre ai diversi “sex toys” usati per le prestazioni, decine e decine di preservativi, olii e creme varie, 500 euro, hanno sequestrato anche un libro mastro nel quale la donna la 43enne che gestiva il bordello annotava gli incassi delle singole ragazze a cui spettava il quaranta per cento del ricavato. Questa contabilità fa pensare ai carabinieri che chi tirava le fila del giro di prostituzione fossero ben altri e che la donna appartenga ad una vera e propria organizzazione criminale.

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