Scoperte in piazza tre persone a rischio ictus

Un successo lo screening sulle malattie cardiovascolari organizzato da Cardiologia e Cuore Amico  
CHIOGGIA. Partecipano allo screening e scoprono di essere a rischio ictus. È successo a tre chioggiotti che domenica scorsa hanno approfittato del gazebo di Cardiologia e Cuore amico, in piazza per la giornata dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Un’iniziativa che viene ripetuta più volte nel corso dell’anno, in punti diversi della città, che permette di intercettare l’insorgenza di patologie cardiovascolari in persone apparentemente sane.


Nell’evento di domenica il personale medico e infermieristico di Cardiologia e i volontari dell’associazione Cuore Amico hanno distribuito materiale informativo e hanno eseguito gli esami per valutare i parametri che indicano problemi a carico dell’apparato cardiaco (ipercolesterolemia, diabete, ipertensione arteriosa) su oltre 300 persone. Durante lo screening sono state scoperte tre persone a rischio di ictus celebrale, immediatamente prese in carico dalla Cardiologia per gli esami e le cure previste. Accanto alle iniziative di prevenzione, da tre anni sanitari e volontari continuano la ricerca della fibrillazione atriale “silente”.


Questa aritmia colpisce una quota importante della popolazione, pari al 2%. Sono più di mille i cittadini di Chioggia attualmente seguiti dal servizio di Cardiologia per l’aritmia che si manifesta quando gli impulsi naturali del cuore diventano irregolari con l’effetto che le camere del cuore non battono in modo sincrono.


«Un ritmo rapido e disorganizzato affligge l’abilità del cuore a svolgere le normali funzioni», spiega il primario di Cardiologia, Roberto Valle, «gli atri si contraggono rapidamente e caoticamente e i ventricoli si riempiono meno efficacemente causando una perdita di funzionalità cardiaca del 30%. In questo modo il sangue ristagna, si formano dei coaguli, che staccandosi diventano trombi, che possono portare a ictus cerebrali e in particolare alle forme più gravi di questi. Si stima che fin al 30% degli ictus siano causati dalla fibrillazione atriale. Sfortunatamente spesso, fino al 20% dei casi, la fibrillazione atriale è “silente” , cioè non dà sintomi e quindi non viene diagnosticata, pertanto non curata, con un aumento del rischio di ictus. Per questo cerchiamo i portatori “inconsapevoli” dell’aritmia con uno “street Ecg”, un elettrocardiogramma per strada. È importante dire che i rischi dall’aritmia crollano non appena viene fatta la diagnosi e viene impostata rapidamente la cura».


«Aver intercettato tre persone a rischio», spiega Renzo Morato, presidente di Cuore amico, «dimostra che siamo sulla strada giusta, c’è ancora tanto da fare ma siamo pronti».


Elisabetta Boscolo Anzoletti


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