Scoperta truffa alle concessionarie

Fossalta. Compravano automobili con finanziamenti falsi e poi le rivendevano

FOSSALTA. Acquistavano, o tentavano di farlo, auto da concessionarie con finanziamenti totali nulli in quanto sottoscritti con identità e documenti falsi, per rivenderle a persone “pulite” e inconsapevoli del raggiro. Sono le ipotesi di accusa per le quali il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pordenone Alberto Rossi ha rinviato a giudizio Francesco Incoronato, 30 anni, e Veronica Autiero, 22 anni, entrambi di Napoli. Due le truffe consumate, altrettante quelle tentate. Le prime ai danni delle concessionarie Autostar di Pordenone e Autoquattro di Fossalta di Portogruaro, le seconde ai danni dell’Autopiù di Fiume Veneto e della Sotreva di Treviso. Incoronato, in particolare, accompagnato dalla Autiero, il 7 maggio 2012 si era presentato, sotto falso nome (Enrico Salvatori) alla Autostar sottoscrivendo un contratto di acquisto con consegna immediata di una Smart. Aveva però fornito una carta di identità contraffatta, buste paga attestanti un rapporto di lavoro, in realtà inesistente, con l’Atap (la concessionaria del trasporto pubblico per la provincia) e tessera sanitaria fasulla. Incoronato era diventato Giancarlo Bonato (nome inesistente) quando, il 15 febbraio 2012, si era presentato alla Autoquattro di Fossalta di Portogruaro. Stessa tattica della truffa precedente, compreso il posto di lavoro fasullo all’Atap, per acquistare una Suzuki Swift. L’auto era stata ritirata da una persona rimasta sconosciuta. I due sono accusati di truffa tentata e consumata in concorso, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e possesso e fabbricazione di documenti falsi (le carte di identità finte risultavano emesse dai Comuni di Azzano Decimo e Farra di Soligo). Una terza posizione è stata stralciata e il fascicolo è stato inviato, per competenza, alla procura di Napoli. (e.l.)

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