Scoperta la fattoria degli orrori: proprietario denunciato

Le povere bestie tenute in condizioni terribili. Un cavallo lasciato morire di stenti. Le guardie zoofile: "Era ricoperto di ferite piene di vermi"

ALBIGNASEGO. Un cavallo lasciato morire di stenti a terra, il corpo piagato e già pieno di vermi. Scalciava, disperato, per chiedere aiuto.
Era dentro una fattoria ad Albignasego, insieme a una trentina di animali da cortile, tutti tenuti in pessime condizioni. Il cavallo è morto, gli altri sono stati posti sotto sequestro dalle guardie zoofile della Lac, che hanno denunciato il proprietario per maltrattamento di animali.
A trovare lo stato pietoso in cui erano costretti a vivere, sono state alcune volontarie del Movimento etico tutela animali e ambiente di Padova e Venezia, che si erano recate alla fattoria a verificare la segnalazione su una capretta maltrattata.
«Ci era stato detto che una capra era costretta a vivere chiusa nello stretto box insieme a un cavallo», racconta Alessandra, una delle volontarie di Meta, «al di fuori degli standard previsti per legge. Mai ci saremmo immaginate di trovarci di fronte a quell’orrore». Seguendo il rumore di zoccoli che battevano, si sono affacciate a un box, scorgendo il cavallo a terra, magro all’inverosimile, malato e impossibilitato a rialzarsi. Scalciava per chiedere aiuto, ma nessuno per giorni aveva chiamato per lui un veterinario né si era preoccupato di dargli da mangiare o da bere: la ciotola dell’acqua era incrostata di fango. Sul posteriore si era aperta una lunga ferita, già infettata. Uno strazio.
«Abbiamo chiamato i carabinieri e il veterinario», prosegue Alessandra, «il quale però non ha potuto far altro che abbatterlo, dal momento che Pino – questo il nome del cavallo – soffriva troppo. Abbiamo contattato quindi le guardie zoofile della Lega per l’abolizione della caccia». Che hanno ottenuto dal pm Benedetto Roberti un mandato ispettivo, per verificare le condizioni in cui erano tenuti gli altri animali: un pony, un asino, un maiale, volatili stipati insieme in gabbie troppo piccole e conigli costretti a stare con le zampe su una grata, mancando il fondo della gabbia. Lo stesso pubblico ministero ha disposto pertanto il sequestro degli animali: nulla si è potuto fare per le capre, sono sparite.

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