Scontro tra animalisti e il Palio di Luneo Il magistrato archivia

MIRANO. «Lo dice anche il giudice: vietato usare frustini e portare le oche alla corsa senza il trasportino. Il palio di Luneo è illegale e non va ripetuto». Così la Lav, Lega antivivisezione di Venezia, dopo la sentenza del giudice per le indagini preliminari (gip) sull’esposto presentato dall’associazione contro ignoti, per presunti maltrattamenti durante la celebre corsa dei pennuti a Mirano. Immediata la replica degli organizzatori: «Non ci risulta un provvedimento del genere, in autunno ci saremo».
Si rinnova dunque lo scontro tra i tradizionalisti di Luneo e gli animalisti veneziani, attorno alla corsa delle oche che richiama visitatori e polemiche. Secondo la Lav il provvedimento del gip di Venezia, che si è pronunciato dopo che la stessa associazione aveva presentato prove video del palio del 10 novembre 2013 per denunciare maltrattamenti agli animali prima e durante la corsa, è la conferma che: «È reato utilizzare frustini e portare gli animali alla corsa senza trasportino: il pronunciamento è decisivo per il prossimo svolgimento della manifestazione, poiché il palio non è possibile se le oche non sono indotte a correre». Per la responsabile Lav di Venezia, Tatiana Zanotti: «È ora di smetterla con queste manifestazioni da Medioevo, il cui obiettivo è un orribile divertimento sfruttando gli animali. Il pronunciamento del gip è un monito a tutti gli organizzatori di sagre dove si continua a mostrare il maltrattamento animale come una cosa normale».
In realtà la sentenza del gip non rileva reati nell’edizione del 2013: il giudice, anzi, ha archiviato l’esposto, confermando che le forze dell’ordine presenti non hanno identificato alcun partecipante per presunti maltrattamenti. Nemmeno il video presentato come prova dalla Lav permette di confermare violenze: secondo il gip infatti le immagini riprendono solo fasi della corsa e non quelle precedenti in cui le oche vengono allineate.
Basta e avanza agli organizzatori di Luneo per una replica al vetriolo: «Mai abbiamo torto una piuma agli animali che danno spettacolo in una cornice che rende felici migliaia di spettatori. Non è la prima volta che la Lav lancia accuse di maltrattamenti e reati che si sarebbero commessi durante il Palio, ora basta: non consentiremo di screditare la nostra immagine con false informazioni». Sulla questione è stata interessata anche Federfauna, il sindacato degli allevatori e dato mandato agli avvocati di fare chiarezza sulle denunce della Lav veneziana.
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