Scontri, naufragi e misteri Il pericolo abita in laguna
CAMPAGNA LUPIA. Sono molti gli incidenti capitati in laguna a pescatori e cacciatori. A Lova di Campagna Lupia uno dei più brutti è quello che capitò nel 2005 a Gregorio Pancin ex consigliere comunale del centrodestra In quel caso si trattò di uno scontro fra imbarcazioni. Le responsabilità dell’accaduto non furono mai individuate con precisione e la magistratura di fatto sancì la non colpevolezza di uno degli imputati per omicidio colposo. A Lugo , qualche chilometro più in là due anni prima aveva trovato la morte un ventisettenne pescatore che rimase folgorato da una saetta durante un temporale estivo. Più recente la morte nell’area della laguna nord a Caorle di Maximilin Moro un ragazzo di 21 anni che nel maggio del 2011 stava pescando sulle rive del Nicesolo, in via Villaviera, in Brussa di Caorle, con una canna in carbonio lunga sette metri. Ha sfiorato un palo dell’alta tensione ed è morto sul colpo, folgorato di fronte agli occhi dell’amico che gli era a fianco. Tornando nell’area della laguna sud sempre nel 2005 a novembre trovò la morte in laguna a Dogaletto di Mira Federico Vidal, 32 anni ritrovato morto, ad un chilometro di distanza dall’attracco di Dogaletto, sul “canale delle anguille”. Federico Vidal, era scomparso mentre con la sua barca stava cercando di raggiungere Venezia. A trovarlo, in una zona profonda appena un metro d’acqua sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Mestre. La sua morte per molti è rimasta un mistero. (a.ab.)
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