Sconto di pena a Maritan per il traffico di cocaina

In Appello condanna ridotta di 16 mesi, Senigaglia passa da 8 anni a 4 anni e due mesi Confermati 4 anni e mezzo ad Andrea Zanin. Tutti dovranno pagare una multa
Di Giorgio Cecchetti

Ben sedici mesi di sconto, nei giorni scorsi, grazie alla sentenza della seconda sezione della Corte d’appello di Venezia per Luciano Maritan, difeso dall’avvocato Annamaria Marin. Sconto ancora più consistente per l’altro imputato, il 50enne di Cavallino Treporti Luca Senigaglia: in primo grado il giudice dell’udienza preliminare Andrea Comez lo aveva condannato a otto anni di reclusione, mentre i magistrati di secondo grado gli hanno ridotto la pena a 4 anni e due mesi. Confermata, infine, la pena per il 34enne di San Stino di Livenza Andrea Zanin, 4 anni e mezzo di reclusione. Dovranno anche pagare una multa: Maritan di 22 mila euro, Senigaglia di 19 mila 400 e Zanin di 20 mila. Nell’udienza preliminare in Tribunale era presente un quarto imputato, l’appuntato dei carabinieri Silvio Volpin di Noventa di Piave, che aveva patteggiato una pena di due anni, contro la quale il difensore non ha presentato ricorso ed è dunque passata in giudicato da tempo.

Al centro dell’indagine dei carabinieri del Reparto operativo di Venezia un ampio traffico di cocaina iniziato nel 2009: la droga veniva poi spacciata nel Sandonatese e in tutto il litorale adriatico. L'operazione "Lucky" aveva portato - esattamente due anni fa - all'arresto di dieci persone e al sequestro di un chilo di cocaina e cento grammi di hashish: ma molto più ricco era il traffico di droga contestato agli imputati. Stupefacente acquistato dal gruppo dei sandonatesi a Milano, presso una famiglia di 'ndrangheta. Da quest'indagine ne era poi scaturita un'altra, per la quale i pubblici ministero Walter Ignazitto e Carlotta Franceschetti avevano chiesto il rinvio a giudizio dell'ex sindaco di San Donà (e attuale assessore al Comune di Venezia) Francesca Zaccariotto, della responsabile del personale del Comune Eugenia Candosin e dello stesso Luciano Maritan, per concorso in abuso d'ufficio e falso ideologico. L'accusa era quella di aver favorito l'assunzione di Maritan come custode-giardiniere del Comune, scavalcando una lunga graduatoria di pretendenti. Proprio nei giorni scorsi la Corte di cassazione ha annullato la sentenza di proscioglimento del giudice Massimo Vicinanza e si attende ora di conoscerne le motivazioni.

Per quanto riguarda l’indagine sul traffico di cocaina, il primo a collaborare con gli investigatori dell’Arma era stato Luca Fregonese, anche lui arrestato: aveva indicato in Maritan colui che era a capo del traffico. Era stato fermato mentre portava a San Donà un chilo di cocaina appena acquistata a Milano e aveva riferito che qualche mese prima ne era stata trasportata altrettanta. Anche Maritan aveva ammesso le sue responsabilità e anche per questo la Corte gli ha concesso le attenuanti generiche prevalenti ed ha abbassato la pena.

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