Scivola nel laghetto, muore a 72 anni
di MassimoScattolin
E’ scivolato nell’acqua fredda del laghetto che si trova all’interno di Forte Gazzera e non è più riuscito a riemergere. Luigi Valeri, 72 anni, ieri mattina è morto così, annegato.
Ex insegnante di grafica all’istituto salesiano di via dei Salesiani, alla Gazzera, Valeri, originario di Chions, in provincia di Pordenone, era rimasto a vivere all’interno dell’istituto salesiano anche dopo la pensione. Aveva insegnato grafica per una vita, da quando l’istituto aveva aperto la propria sede nella terraferma veneziana e via via aveva consolidato il proprio prestigio nel settore.
«Valeri era una persona molto sportiva - racconta il direttore della casa di riposo di via dei Salesiani – Anche questa mattina (ieri per chi legge, ndr), come molte altre volte, aveva messo le sue scarpe da ginnastica, indossato il giubbotto ed era uscito per camminare. Aveva un fisico asciutto, non aveva un filo di grasso e, nonostante l’età, era anche un po’ spericolato».
Nulla di più facile, quindi, che ieri mattina, uscito di buon’ora, si sia avvicinato troppo al laghetto, abbia perso l’equilibrio, e sia annegato.
I primi ad accorgersi del cadavere in acqua, verso le 10, sono stati un paio di pescatori. Immediata la segnalazione a Graziano Fusati, presidente del Comitato di gestione di Forte Gazzera, e quindi la richiesta d’intervento alle forze dell’ordine.
Per qualche ora nulla si è saputo in merito alla sua identità. Valeri, infatti, era uscito a passeggiare senza documenti. L’uomo è stato ripescato dai sommozzatori dei vigili del fuoco poco prima di mezzogiorno. Sul posto anche i sanitari del Suem per la constatazione del decesso. Gli agenti delle volanti non hanno evidenziato segni particolari sul suo corpo, escludendo da subito una morte per causa violenta. Le operazioni di recupero del cadavere e il via vai dei mezzi delle forze dell’ordine sono state seguite da una cinquantina di persone che ieri avevano deciso di trascorrere la giornata a Forte Gazzera.
L’area verde dell’ex struttura militare, infatti, viene scelta da moltissime persone (circa 15mila accessi all’anno) per fare pic-nic o per trascorrere qualche ora all’aria aperta.
Per diverse ore, ieri, il cadavere del laghetto è rimasto senza identità. Fino al tardo pomeriggio, quando dalla casa di riposo di via dei Salesiani è arrivata alla polizia la segnalazione che Valeri, uscito al mattino, non era più rientrato.
A quel punto è stato sufficiente il riconoscimento della salma per mettere la stessa a disposizione della comunità dei salesiani e dei famigliari dell’ex insegnante.
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