Scivola e precipita in montagna veneziano muore sul colpo

La vittima è Alessandro Covatta, 49 anni: l’incidente sul monte Paterno, nelle Dolomiti di Sesto al ritorno dal rifugio Locatelli, il volo di 30 metri. L’uomo non era assicurato alla fune della ferrata

BOLZANO. Un’escursione alpinistica di appassionati di alta montagna del Veneto è finita in tragedia ieri pomeriggio lungo la ferrata del monte Paterno che dal rifugio Locatelli a quota 2405 metri sale sino al rifugio Pian di Cengia a quota 2528. La vittima è Alessandro Covatta, 49 anni, residente a Venezia.

Non è stato ancora chiarito che cosa sia accaduto con certezza. I compagni di escursione, sedici in tutto, saranno sentiti nelle prossime ore dalla Guardia di Finanza. L’incidente si è comunque verificato durante la fase di rientro della comitiva.

Erano circa le 17. Il gruppo, alla spicciolata, stava concludendo la via ferrata (in gran parte attrezzata) che conduce alla prima galleria del tracciato.

E’ probabile che la tragedia sia da imputare all’eccessiva confidenza con i tracciati alpinistici. Pare - dalle prime informazioni - che la vittima non abbia ritenuto di allacciarsi alla fune di sicurezza disponibile lungo quasi tutta la ferrata. Poco distante dall’ingresso nella galleria più grande, Covatta ha perso un appiglio è volato nel vuoto per una trentina di metri lungo la parete di roccia per andare a schiantarsi sul ghiaione sottostante lungo il quale è poi rotolato per un altro centinaio di metri.

Sono stati i compagni di escursione a dare l’allarme al soccorso alpino tramite il rifugio Locatelli.

Gli aiuti sono subito partiti e sul posto è stato inviato anche l’elisoccorso del Pelikan 2 con personale medico a bordo. Ben presto ci si è resi conto che per lo sfortunato alpinista non c’era più nulla da fare. L’uomo è morto sul colpo già dopo il primo impatto sul ghiaione dopo un volo nel vuoto di una trentina di metri E SI è dunque proceduto al recupero della salma.

Gli altri sedici escursionisti veneti che facevano parte del gruppo hanno raggiunto il rifugio Locatelli da dove erano partiti di prima mattina e dove avrebbero dovuto trascorrere la notte. In realtà nessuno se l’è sentita di proseguire la vacanza e tutti hanno deciso di rientrare, ovviamente sotto shock per quanto avvenuto.

L’escursione non è considerata tra le più pericolose per chi ha dimestichezza con l’alta montagna.

La salita alla vetta del monte Paterno è un percorso attrezzato, forse uno dei più suggestivi dell'intero complesso dolomitico di Sesto, che attraverso un sistema di gallerie e trincee di guerra percorre gran parte del profilo a forma di pala del Monte Paterno.

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