Scippa donna di 80 anni e la getta a terra: preso
MOGLIANO. Le si è avvicinato alle spalle, mentre guardava le vetrine, ha afferrato la sua borsa, strattonandola con forza fino a farla cadere a terra. Si è dileguato immediatamente, ma in meno di un giorno i carabinieri di Mogliano sono riusciti a dargli un nome e un volto, fermandolo. La vittima di questa rapina, avvenuta lunedì pomeriggio, nei portici di via Matteotti, vicino a Galleria Olof Palme, davanti alla merceria Dorianna, è un'anziana donna di 80 anni. Il fattaccio è avvenuto alle 17.30 di lunedì pomeriggio, turno di chiusura per quasi tutti i negozi della zona. I primi aiuti, la richiesta di soccorso e la segnalazione alle forze dell'ordine sono arrivati dal personale della vicina farmacia. Per la malcapitata, dopo la caduta, sono stati necessari gli accertamenti all'ospedale di Treviso. I medici del Pronto soccorso, prestate le prime cure, hanno emesso una prognosi di 5 giorni per contusioni a braccia e gambe.
A differenza di analoghi episodi già avvenuti nella stessa zona, A.A, residente a Mogliano, malgrado lo shock e gli acciacchi, può quasi archiviare la vicenda come una storia a lieto fine. Grazie al lavoro svolto dai carabinieri, infatti, le verrà restituito il maltolto, la borsa e il suo contenuto: un cellulare Samsung, il portafoglio con documenti e contanti per 35 euro. La caccia all'uomo è partita immediatamente. Dopo aver raccolto le prime notizie, si sono messi sulle tracce dello scippatore acquisendo anche le registrazioni delle numerose telecamere presenti nella zona, a due passi dalla stazione. Ed è proprio qui, al bar, che i militari, nella tarda mattinata di ieri hanno rintracciato il borseggiatore. Si tratta di un cinquantaquattrenne, ufficialmente domiciliato a Preganziol, ma di fatto senza fissa dimora, con precedenti di polizia. L'uomo, descritto in modo molto particolareggiato dalla stessa vittima, a tu per tu con gli agenti in un primo momento ha provato a negare ogni addebito. Messo alle strette ha poi confessato, ammettendo le sue responsabilità e facendo recuperare ai carabinieri la refurtiva, abbandonata in un cestino dell’immondizia poco distante. Il “pentimento” non ha esentato il cinquantaquattrenne dal deferimento alla Procura della Repubblica, in stato di libertà, per il reato di rapina impropria.
Matteo Marcon
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia