Sciopero improvviso all'aeroporto di Venezia

Incrociano le braccia gli operatori che trasportano i bagagli, primi disagi per i passeggeri
Affollamento aereoporto Parco Polo per ritardi partenze aerei causa nebbia per umidità
Affollamento aereoporto Parco Polo per ritardi partenze aerei causa nebbia per umidità

VENEZIA. Hanno incrociato le braccia, all'improvviso, bloccando i nastri trasportatori dei bagagli. Sciopero improvviso mercoledì mattina da parte dei lavoratori degli handlers: la scelta  - secondo fonti sindacali - è stata presa dai dipendenti del gruppo Ata, cui si sarebbero poi aggiunti gli operatori di  Avia e Gh. L'azione starebbe già provocando i primi disagi. 

Lo sciopero è stato deciso da Cgil, Uil e Usb (contrarie Cisl e Ugl) dopo che martedì 16 sono arrivate le prime tredici lettere di licenziamento per i lavoratori del gruppo Ata.

Da tempo sono in corso trattative sindacali per evitare gli esuberi annunciati. Anche recentemente Ata aveva confermato l'intenzione di licenziare 43 dei 160 dipendenti in forza nell'aeroporto veneziano.I sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, che avevano chiesto un piano industriale di rilancio senza tagli occupazionali, hanno respinto la decisione dell'azienda, annunciando iniziative di lotta. Il primo sciopero però era stato programmato per il 14 luglio: uno sciopero dei servizi di terra e di smistamento dei bagagli di 4 ore, dalle 10 alle 14.

L'arrivo delle prime lettere ha anticipato i tempi. Essendo la vertenza di tipo nazionale, altri scioperi sono in corso in altri scali italiani. I lavoratori stanno rallentando l'ingresso dei turisti a una delle rotonde d'accesso allo scalo veneziano. La protesta sta provocando ritardi nella partenza di alcuni aerei.

Inoltre, sempre per il 14 luglio, è stato indetto dai sindacati anche uno sciopero dei dipendenti della società che gestisce in concessione governativa il Marco Polo (la Save spa di Enrico Marchi) in quanto, come avevano spiegato nei giorni scorsi, "si rifiuta di arrivare ad un accordo sulle trasformazioni a tempo indeterminato (ma retribuiti soltanto durante la stagione estiva), sugli avanzamenti di livello di alcuni lavoratori e sulla flessibilità dell'orario di lavoro giornaliero".

 

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