Sciopero dell’affitto negli alloggi Ater di via Camporese
Prima pioveva solo in casa di Gianfranco Pellizzon, che da circa sei anni chiede, inutilmente, l’intervento dell’azienda. Ora, però, l’acqua è penetrata anche in altri quattro appartamenti, coinvolgendo nel disagio altrettante famiglie. Insomma, negli alloggi Ater di via Camporese, rione Pertini, monta la protesta degli inquilini che avvertono: «Se non vedremo entro qualche settimana le impalcature sul tetto, praticheremo lo sciopero dell’affitto».
Azienda avvertita, insomma: senza un intervento risolutore, niente canone di locazione. D’altra parte, come detto, il combattivo Pellizzon è da anni che denuncia le gravi condizioni nelle quali è costretto a vivere lui, invalido al 100 per cento, e la famiglia. Ora che il problema coinvolge altre quattro famiglie (su sedici totali), la protesta assume ancora più forza. «Nonostante tutte le promesse», spiega Gianfranco Pellizzon, che tra l’altro è anche responsabile, assieme a Gino Baoduzzi, dello sportello handicap aperto nella sede della Cgil, «da anni conviviamo con l’acqua che penetra dal tetto e con la muffa che inevitabilmente si forma sulle pareti e sul soffitto. Io, che ho gravi problemi di salute, non ne traggo certo giovamento da tutta questa umidità. All’Ater il problema è noto, ho promosso molte proteste e ricevuto svariate promesse, anche di recente, in piena campagna elettorale. Ci hanno detto che il bando per la manutenzione sarebbe stato pronto per settembre, ma dal sito dell’azienda noto invece che ci sono altri bandi, per acquistare materiale per gli uffici dell’azienda stessa. Ma del nostro tetto non si parla».
Ora l’acqua sta penetrando in altri quattro appartamenti, quindi la rabbia coinvolge sempre più inquilini. «L’inverno è alle porte», continua Pellizzon, «e siamo davvero preoccupati. La Regione non ci ha mai fornito risposte, l’Ater si è affidata a promesse che sono risultate completamente vane. Ora però siamo esausti e intendiamo intraprendere una battaglia che porti finalmente alla risoluzione del problema. Anche il nuovo amministratore è venuto a fotografare i nostri appartamenti rilevando la necessità di un intervento immediato da parte dell’azienda».
Per stimolare la sistemazione del tetto, i condòmini sono dunque pronti ad attuare lo sciopero dell’affitto. «Ci rimane solo questa strada», conclude Pellizzon, «di certo non voglio più passare un inverno immerso nella muffa e nell’umidità. Chiediamo risposte in tempi molto rapidi».
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