Sciopero dei vigili urbani contro il comando unico

Da domani volantinaggi in piazze e mercati dei sei comuni coinvolti nel progetto Una delegazione di agenti incontrerà il prefetto, sabato manifestazione a Mirano
MIRANO: PRESENTAZIONE NUOVI MEZZI DELLA POLIZIA LOCALE: 28/2/06 LIGHT IMAGE
MIRANO: PRESENTAZIONE NUOVI MEZZI DELLA POLIZIA LOCALE: 28/2/06 LIGHT IMAGE

MIRANO. Fischietti non per il traffico, ma per la protesta. A dispetto del clima natalizio, quella che si apre sarà una settimana torrida per i vigili dei sei comuni dell’Unione del Miranese. I sindacati passano dalle parole ai fatti e, come preannunciato la scorsa settimana, lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari già in atto diventa sciopero. Gli agenti di Mirano, Spinea, Noale, Martellago, Santa Maria di Sala e Salzano protestano contro la nascente Unione dei comuni e il progetto di comando unico del Miranese.

Da domani saranno nelle strade, questa volta non per lavoro, ma per manifestare. Domani mattina a Mirano, giovedì a Noale e venerdì a Martellago saranno in piazza a fare volantinaggio e spiegare ai cittadini cosa non va in questa Unione. Sempre domani, una delegazione, andrà a Venezia per parlare con il prefetto. Non basta: confermata anche la manifestazione, in programma sabato davanti al municipio di Mirano, comune sede dell’Unione. I vigili saranno in piazza dalle 9.

Una settimana fitta di iniziative di protesta che segna il muro contro muro tra vigili e comuni. Lo stato di agitazione era stato dichiarato, all’unanimità, lo scorso 5 dicembre, in un’assemblea a Spinea in cui gli agenti dei sei comandi (una cinquantina quelli che dovrebbero confluire nel comando unico del Miranese), avevano messo sul tavolo tutti i dubbi che riguardano il salario, le funzioni e i problemi organizzativi dell’unificazione. In campo cinque sigle sindacali, le tre confederali (Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl) e due di categoria (Csa e Diccap), per una mobilitazione mai vista prima, almeno nel Miranese, che porta in strada per la prima volta gli uomini e le donne in divisa di quasi tutto il comprensorio.

La polemica è aspra: «Questa Unione è nata solo sulla carta per prendere i finanziamenti regionali», tuonano i delegati sindacali, «ma resta una scatola vuota e con mille punti interrogativi per chi ci lavora». Tra i punti contestati dagli agenti: l’incertezza sui tempi di attuazione del comando unico, dopo che ai dipendenti è stato detto che i singoli presidi territoriali rimarranno tali e quali per almeno un altro anno, nessuna chiarezza sul metodo con cui verrà individuato il nuovo comandante e sul tipo di organizzazione del nuovo corpo di polizia locale e infine la logistica, con la sede unica del comando già individuata in Villa Belvedere a Mirano, che però è un edificio storico con tutte i limiti annessi.

Filippo De Gaspari

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