Sciopero dei docenti, esami a rischio
VENEZIA. I docenti universitari scioperano. E per protestare contro il governo sospendono gli esami agli studenti nei mesi di settembre e ottobre. Sta creando proteste e preoccupazione l’annunciata manifestazione dei professori universitari, che a partire da lunedì prossimo 28 agosto – e fino al 31 ottobre – potrebbe far saltare numerosi appuntamenti didattici, in particolare le sessioni di esame già programmate.
Una modalità inconsueta di agitazione e protesta ideata dal neonato “Movimento per la dignità della docenza universitaria”, che sta creando imbarazzi anche a Ca’ Foscari. Istanze legittime, ma operatività che alla fine crea difficoltà agli incolpevoli studenti. Così l’Ufficio comunicazione di Ca’ Foscari ha ritenuto di dover diffondere una lunga nota per avvisare le migliaia di studenti che potrebbero incorrere nella sospensione degli esami durante la sessione autunnale. E per spiegare le complicate modalità di agitazione previste.
«Nel periodo autunnale, dal 28 agosto al 31 ottobre 2017», fa sapere l’ateneo, «i docenti potrebbero astenersi dal tenere l’appello dell’esame di profitto già programmato, per la durata massima di 24 ore corrispondenti alla giornata fissata per l’appello così come comunicato da ogni professore al direttore di Dipartimento o nella propria pagina personale». «I docenti che aderiranno», precisa l’Università, «garantiranno comunque un appello straordinario a partire dal quattordicesimo giorno successivo alla data dello sciopero, riservato a quanti erano regolarmente iscritti all’appello di esame». Il rettore Michele Bugliesi preferisce non commentare nel merito l’agitazione. «Rispettiamo le esigenze sindacali», dice, «stiamo cercando in queste ore di ridurre al minimo il disagio per gli studenti». Così è stata decisa una proroga delle verbalizzazioni degli esami interessati al 14 ottobre, in modo da assicurare ai laureandi lo svolgimento dell’esame di laurea. Anche per le agevolazioni economiche borse di studio e altro) il termine per la maturazione dei requisiti di merito è stata spostata al 14 ottobre anziché quella prevista del 30 settembre.
Malumori tra gli studenti, che già hanno più volte segnalato il numero ridotto di appelli a cui potersi iscrivere. Si riuniranno nei prossimi giorni per decidere quali iniziative portare avanti,
Intanto il corpo docente protesta per ricordare il livello dei salari, rimasti sostanzialmente fermi begli ultimi anni. Trattativa in sospeso con la ministra della Pubblica Istruzione e Università Valeria Fedeli.
E la prima risposta è adesso questo sciopero inedito proclamato dalle organizzazioni sindacali e dal Movimento per la dignità della docenza universitaria. Una chiamata allo sciopero che non ha precedenti. Si potrà valutare già dalla prossima settimana quale sarà l’adesione allo sciopero e di riflesso i disagi inflitti agli studenti. Intanto Ca’ Foscari si conferma tra le prime Università italiane. Quasi ventimila studenti, cento nuovi professori che saranno assunti nei prossimi mesi per incrementare del 10 per cento il corpo docente. (a.v.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia