Sciopero degli handler sedici aerei non partono

Aerostazione deserta ma disagi limitati per l’agitazione della categoria Adesione del 70%, le compagnie avevano preventivamente cancellato i voli
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Tessera, aeroporto Marco Polo/ Sciopero
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Tessera, aeroporto Marco Polo/ Sciopero
Sciopero all’aeroporto Marco Polo: 16 voli cancellati e poche persone in aerostazione. Per il sindacato la protesta di quattro ore, dalle 13 alle 17, è stata un successo e ha riguardato il 70 per cento dei lavoratori interessati, con punte dell’80. Non ci sono stati problemi per viaggiatori arrivati in aerostazione e rimasti a terra. Infatti le compagnie aeree si erano organizzate cancellando in anticipo i voli considerati a rischio. Di conseguenza anche i passeggeri sono stati informati e solo una minima parte, non sapendo della protesta, sono arrivati in aeroporto. Poca cosa. I sedici voli cancellati, sui 150 previsti ieri in arrivo e in partenza al Marco Polo, hanno riguardato i collegamenti tra Venezia e Lille, Tolosa, Marsiglia, Cracovia, Londra Gatwick, Francoforte, Zurigo e Bruxelles.


A protestare erano gli handler, ovvero i dipendenti delle società che forniscono i servizi di terra alle compagnie aeree: servizio bagagli passeggeri e movimentazione degli aeromobili in pista. A dichiarare sciopero sono state ben quattro sigle confederali: Filt-Cgil, Fit-Cislm, Uiltrasporti, Ugl-Trasporto Aereo. La protesta era contro «la mancata applicazione del contratto nazionale del trasporto aereo, nella sezione specifica handlers per quanto riguarda l’adeguamento a partire dal 1° luglio 2017 della paga oraria, per il calcolo degli istituti variabili ed incentivanti, alla tabella comprensiva degli aumenti di decorrenza inserita nel medesimo articolo contrattuale». Al Marco Polo sono operativi tre handlers (Gh Venezia, Aviapartner, Wfs Italia), ma è ormai prossimo il bando per ridurli a due con l’autorizzazione dell’Enac, su richiesta di Save, per ridurre la «competizione al ribasso delle tariffe di servizio». In totale, compresi gli stagionali, sono occupati circa 600 lavoratori. «Abbiamo ribadito in più occasioni» spiegano i sindacati che hanno indetto lo sciopero, «che tale comportamento è illecito e lede il diritto sia al rispetto dei patti che ad una corretta retribuzione delle spettanze contrattuali». Il contratto in questione ha definito norme diverse ed anche costi diversi per ognuna delle sei sezioni del trasporto aereo.
(c.m.)


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