Sciopero bis degli studenti «Ma la protesta continua»
Mirano. Ieri a bloccare le lezioni è stato solo l’istituto 8 Marzo, in aula i licei Centenaro (Città metropolitana): alle scuole un milione e 400 mila euro
MIRANO. C’è poco da stanziare soldi e fare sopralluoghi se a scuola da trent’anni piove dentro. E così anche ieri gli studenti dell’istituto 8 Marzo, decisi e compatti, hanno incrociato le braccia.
I malumori sono iniziati dopo l’acquazzone di lunedì 13 novembre, anche se in realtà vanno avanti da anni: gli studenti dell’8 Marzo-Lorenz, del Levi e del liceo Majorana si sono ritrovati a dover fronteggiare l’acqua e il gelo in classe. Corridoi allagati, aule dove piove dentro, vere e proprie pozzanghere nei tunnel che collegano gli edifici, temperature siberiane dentro le classi, termosifoni rotti e scope, stracci, secchi e cartoni per pulire e asciugare la scuola.
Così quindici giorni fa era nata l’idea di organizzare due giornate di sciopero che sono culminate ieri e l’altro ieri. Lunedì 27 lo sciopero è stato totale. Tutta la scuola ha partecipato. Ieri a incrociare le braccia sono stati solo gli studenti dell’8 Marzo che oggi tornano tra i banchi. “Brugnaro ma a casa sua piove dentro? ”, hanno scritto gli studenti in uno dei tanti cartelli preparati per la manifestazione di lunedì. E ancora: “Il Majorana non si piega”, “Stop alle toppe”. Una protesta che, nonostante il ritorno tra i banchi di scuola, intende continuare. «Noi non ci fermeremo», dice Carlo Marigo, rappresentante d’istituto dell’8 Marzo, «la scuola è la nostra casa. Noi lì dentro ci viviamo, ci passiamo anche otto ore al giorno, tutti i giorni. Non possiamo fare lezione con i giubbotti addosso. Ancora una volta dopo l’incontro con la delegazione della Città metropolitana di fatti nemmeno l’ombra. Non crediamo più a queste persone, tante promesse, ma zero scadenze».
E dire che la Città metropolitana ha pure stanziato i fondi per la sistemazione delle scuole del Veneziano. Sono 12 i milioni totali. E di questi, giurano dalla Città, al distretto scolastico di Mirano andranno un milione e 400 mila euro.
«I lavori», fa sapere il consigliere Saverio Centenaro, ex consigliere comunale di minoranza a Venezia con le giunte Cacciari e Orsoni, «sono in corso, spiace constatare che gli sforzi economici per ristrutturare le scuole costruite negli anni Settanta e poco mantenute, diventino occasione per una sterile polemica politica».
Secondo il consigliere quindi le gelide temperature in classe e la pioggia nei corridoi sarebbero frutto di sterili polemiche politiche. «Molto c’è ancora da fare», continua Centenaro, «per il riscaldamento la questione è sotto controllo. Le temperature nelle aule non sono mai scese sotto i 17 gradi».
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