Scintille Contarin-Cereser «Una campagna d’odio»
«Nessun confronto con chi sa solo offendere e accusare». Giansilvio Contarin del Pdl denuncia una campagna elettorale all'insegna dell'odio e della denigrazione. «La coalizione di Cereser lo sta facendo da sei mesi», dice affiancato da Francesca Zaccariotto, «e adesso siamo arrivati a una situazione insostenibile che mi ha spinto a rinunciare ai dibattiti. In una serata a Chiesanuova, Giuseppe Vidotto, sostenitore Cereser, mi ha accusato davanti a tutti di far parte di un'associazione a delinquere. Ha assistito alla scena anche mio padre. Non si possono accettare queste accuse». La Zaccariotto è solidale. «Ma quali sono le loro proposte? Ci confrontiamo sul nulla. Non parlano di viabilità, sociale. Come fanno a conciliare l'integrazione degli extracomunitari con l'esercito voluto dall'ex assessore Oliviero Leo. Hanno nascosto i simboli del Pd, per non parlare di Sel». Moreno Teso, consigliere regionale e ispiratore della civica che ha corso con Corradini, si è discostato dalla neutralità del candidato: «Se fossi di centrodestra», ha risposto, «voterei Contarin».
Cereser ha ieri chiuso ufficialmente la campagna elettorale con una festa nella sede del Pd in corso Trentin. Sono arrivati i sindaci di Vicenza, Achille Variati, di Valdastico Alberto Toldo, di Ponte nelle Alpi Roger De Menech. Quanto ai suoi "testimonial", oltre alla studiosa di storia e cultura del territorio, Chiara Polita, era stata citata Lucia Milani, commercialista di San Donà. Cereser ha precisato che "per un banale refuso è stato indicato, tra i testimonial a sostegno il nome della Milani, invece di quello del cardiologo Loredano Milani. A entrambi le scuse per l'errore».
Adesso non resta che aspettare l’esito del voto che sarà possibile seguire in diretta dalle 15 di lunedì sul sito web www.nuovavenezia.it del nostro giornale.
Giovanni Cagnassi
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