Schiuse le uova a Jesolo sono nati otto coccodrilli

Per adesso sono ancora piccoli, anche se con gli anni diventeranno dei mostri da oltre cinque metri. Sono i primi otto cuccioli di coccodrilli del Nilo (Crocodylus niloticus) nati al Tropicarium di...

Per adesso sono ancora piccoli, anche se con gli anni diventeranno dei mostri da oltre cinque metri. Sono i primi otto cuccioli di coccodrilli del Nilo (Crocodylus niloticus) nati al Tropicarium di Jesolo. I figli di Godzilla, che ha 40 anni ed è lungo 4,5 m, 600 chili di peso, e la femmina Ruby, 25 anni, lunga 3,5 m, per 250 kg. Il lieto evento ha stimolato l'attenzione di biologi ed etologi di tutto il mondo. La splendida coppia è unita da oltre 20 anni, ma è stato recentemente che si sono accoppiati più volte, fino a che il primo gennaio 2013 sono state deposte ben 17 uova che sono state incubate, secondo le indicazioni che lo staff veterinario dei dottori Diego Cattarossi e Simone Agostini ha potuto trovare dallo studio di esperienze all'estero, in particolare in Sud Africa con la riproduzione di questa specie.

La temperatura e l'umidità all'interno dell'incubatrice sono state fondamentali per la buona riuscita della schiusa delle uova. Ogni 15 giorni sono stati monitorati con la tecnica della “speratura”. Viene illuminato l'uovo con una forte fonte di calore che permette di vedere se l'embrione si sta sviluppando. Dopo i primi 15 giorni le uova sviluppate si sono ridotte a 11. L'incubazione delle uova è durata tre mesi. L’8 aprile la prima crepatura. Infatti i piccoli sviluppano un dentino che permette di aprire l'uovo. Così è venuto alla luce il piccolo “Grisù”. L'ultimo nato è del 19 aprile. Non riuscendo a uscire da soli, il veterinario ha deciso di praticare un “cesareo”, aprendo le uova. Stanno tutti bene e sono otto i baby di coccodrillo del Nilo, lunghi sui 20 cm per circa 60 grammi, segnati con dei colori. Ancora non si conosce il sesso, si sa che a una temperatura di incubazione a 29° si schiudono le femmine, prossima ai 33° si schiudono i maschi. «Noi abbiamo optato per una temperatura media di 31,5°, quindi dovremmo avere fratelli e sorelle», spiegano i gestori Mauro e Monica Rigoni, «l'emozione più bella è stata sentire il “versetto” che emettono prima di uscire dall'uovo, la cosa più importante è sapere che animali così particolari si siano riprodotti grazie al benessere creato all'interno delle nostre installazioni». (g.ca.)

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