«Schiavo dell’alcol? Ora non più»

I racconti al gruppo Alcolisti anonimi. Al Serd di San Donà in cura 416 persone, tra cui 85 donne
Di Giovanni Cagnassi
FOTO SIMBOLO RAGAZZE - BIRRA..20080712 - ROMA - HTH - ALCOL: UNDER 15, IN DISCOTECA 4 BICCHIERI LUI, 3 LEI. STUDIO ISS; SABATO SERA CONSUMO ABITUALE PER 67% SOTTO I 15 ANNI. Ragazzi bevono birra all'interno di un pub di Roma, in una immagine del 12 luglio 2008. ..ANSA/ARCHIVIO/FILOMENA LA TORRE/DRN - - Una ragazza al bancone
FOTO SIMBOLO RAGAZZE - BIRRA..20080712 - ROMA - HTH - ALCOL: UNDER 15, IN DISCOTECA 4 BICCHIERI LUI, 3 LEI. STUDIO ISS; SABATO SERA CONSUMO ABITUALE PER 67% SOTTO I 15 ANNI. Ragazzi bevono birra all'interno di un pub di Roma, in una immagine del 12 luglio 2008. ..ANSA/ARCHIVIO/FILOMENA LA TORRE/DRN - - Una ragazza al bancone

L'alcol non è un vizio, ma una malattia. Gli alcolisti anonimi e alcuni operatori del SerD di San Donà, tra cui il dottor Roberto Giusto, hanno partecipato, invitati dal gruppo diretto da Gino Cadamuro, all'incontro per il 29º anno della fondazione degli alcolisti anonimi di Musile.

Il Ser.D. di San Donà collabora con il gruppo di Musile, come con le altre associazioni auto- mutuo-aiuto, da molti anni inviando, da un lato, pazienti e familiari per l'inserimento nei gruppi che sostengono l'astensione dell'uso di alcol e il processo di recupero sociale, dall'altro, offrendo supporto tecnico ai volontari che svolgono attività in questo ambito. «I gruppi di auto aiuto sono una risorsa fondamentale nell'insieme della rete di offerta di sostegno ai pazienti con problemi correlati all'uso di alcol», spiega il dottor Diego Saccon, responsabile del Ser.D, «promuovono stili di vita orientati alla difesa della salute e contribuiscono a ridurre lo stigma sociale nei confronti delle persone affette da dipendenze patologiche».

Tante storie raccontate giovedì sera nella chiesa parrocchiale di Musile. C'è la mamma di famiglia, sempre sostenuta dal marito e i figli, che ne è uscita frequentando il gruppo assiduamente: «Non ce la facevo più», ricorda, «ero schiava dell'alcol non potevo farne a meno». Poi c'è un uomo più anziano, che ha impiegato tanto tempo perché aveva iniziato a bere da giovane. «Nelle campagne», spiega, «ti dicevano che il vino faceva bene, aiutava a sostenerti. Ho iniziato a berne due litri al giorno, poi non ho più contato. Non mi rendevo conto di quello che facevo. Adesso mi sento libero». Gino Cadamuro del gruppo di Musile ha voluto tutti nella sala parrocchiale a raccontare le propie storie. Ha applicato metodi nuovi, che provengono dagli Usa, dove è volato personalmente per imparare le tecniche.

Lo stesso dottor Giusto, che segue gli alcolisti, ha spiegato che si guarisce anche quando, entrando in questi gruppi, si impara, attraverso la propria esperienza, ad aiutare gli altri ad uscirne. Nel 2013 sono state 186 persone in cura al Ser.D. Il Ser.D. effettua, inoltre, attività di consulenza e certificazione per i soggetti inviati dalla commissione medica provinciale patenti. Tale attività prevede l’emissione di una certificazione sull’idoneità alla guida e la presa in carico dei soggetti che hanno evidenziato problemi alcol- correlati. Durante il 2013 sono stati sottoposti a controlli 230 soggetti. Nel 2013 il Ser.D di San Donà ha eseguito complessivamente 974 trattamenti, tra ambulatoriali, psicoterapie, ricoveri ospedalieri, trattamenti socioriabilitativi e altro. Gli alcolisti in carico al Serd., per quanto riguarda il mandamento sandonatese, sono 416 di cui 331 maschi e 85 donne. Il 10 per cento circa sono sotto i 30 anni. I dati sono in linea con gli anni scorsi. E il Ser.D ha organizzato vari incontri volti alla sensibilizzazione sulle dipendenze, in collaborazione con gruppi di cittadini, associazioni o aziende, come Acat, Croce Rossa, associazione genitori, associazioni di volontariato.

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