Schianto in moto, muore commerciante

Stefano Susanetti, 65 anni di Spinea, si scontra frontalmente con un centauro svizzero: anche per lui niente da fare

LIVINALLONGO. Le moto spezzate in due, sull’asfalto due teli bianchi. La giornata di divertimento sulle strade delle Dolomiti si è trasformata in tragedia per Stefano Susanetti, 65 anni di Spinea. È morto scontrandosi con un’altra moto in montagna. Un impatto terribile che è costato la vita anche all’altro centauro, un cittadino svizzero B.D., 52 anni, di Wittenbach nel Canton San Gallo. Susanetti è un noto commerciante, titolare del negozio di elettrodomestici Raem in Fradeletto a Mestre. L’incidente si è verificato alle 14.45 di ieri lungo la regionale 203 Agordina, nel territorio di Livinallongo, prima del bivio per Cernadoi, dove la strada si inerpica sulla montagna con una serie di semicurve, offrendo ai motociclisti un contesto da sogno. Ed è qui che si sono fermate le vite dei due centauri. Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto da parte dei carabinieri, intervenuti con le pattuglie di Arabba e Caprile, sembra che Susanetti, in sella a una Ducati rossa, stesse salendo assieme a un amico da Caprile. L’amico era circa duecento metri più avanti di quando dalla direzione opposta è sopraggiunta la moto dello svizzero, anche questa una Ducati, che aveva appena effettuato il sorpasso di uno scooter. Di certo l’impatto, avvenuto al centro della carreggiata subito dopo una semicurva, è stato devastante.

Susanetti è stato sbalzato dalla moto ed è volato per una quindicina di metri sulla scarpata molto ripida che costeggia la strada. Prima di finire nel bosco sottostante, avrebbe sbattuto contro il guardrail. Lo svizzero, invece, anch’egli sbalzato dalla sua Ducati, è rimasto sull’asfalto della regionale. L’amico di Susanetti, che si trovava circa duecento metri più avanti, ha sentito il botto impressionante e, quando è tornato indietro, ha trovato davanti a sé una scena agghiacciante. Le due moto erano sulla strada, entrambe spezzate all’altezza della forcella anteriore. Uno sguardo verso la scarpata ha aggiunto ulteriore drammaticità alla scena.

Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto, oltre ai carabinieri, l’elisoccorso, l’ambulanza del Suem 118, i vigili del fuoco di Agordo e una squadra dei volontari di Arabba, il Soccorso alpino della stazione di Livinallongo. Sono stati proprio gli uomini del Soccorso alpino che si sono calati nella scarpata: una volta raggiunto il veneziano, non hanno potuto che constatarne il decesso. Nulla da fare neanche per lo svizzero: inutile ogni tentativo di rianimazione. Il corpo di Susanetti è stato portato in strada e affidato al carro funebre. Entrambe le salme sono state portate nella cella mortuaria del cimitero di Livinallongo e sono già a disposizione delle famiglie. Del decesso del 52enne svizzero è stato informato il Consolato a Milano, mentre i carabinieri nel tardo pomeriggio hanno provveduto a informare la famiglia di Susanetti. Pesantissime le ripercussioni dell’incidente sulla viabilità: per consentire i rilievi, la strada regionale 203 è rimasta chiusa fino alle 16.30, con il risultato che l’Agordino, complice anche la chiusura causa frana della strada per Digonera, è rimasto isolato. Dalle 16.30 è stato istituito il senso unico alternato.

Lorenzo Saratroi

Rubina Bon

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