Schianto di Capodanno trovata l’autista “pirata”

Camponogara. Una donna di 42 anni accusata di omissione di soccorso Aveva fatto finire nel fosso un’altra auto senza soccorrere il ferito
Di Alessandro Abbadir
20081229-CAPENA (ROMA)-CRO: INCIDENTI STRADALI: DUE MORTI E DUE FERITI VICINO A ROMA. AUTO CONTRO ALBERO, VELOCITA' TRA CAUSE. L'automobile sul luogo dell'incidente. L'asfalto bagnato, le molte buche e la forte velocita'. Sarebbero queste le cause dell'incidente stradale avvenuto stamani sulla s.p. Traversa del Grillo, nel territorio del comune di Capena, e che ha provocato la morte di un italiano, Renato Cesari, di 22 anni, e di un eritreo di 30 anni, Ghebremariam Todese. Un romeno di 22 anni, e' stato medicato e dimesso dall'ospedale di Monterotondo, mentre l'altro di 26 anni, e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale San Camillo di Roma. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Monterotondo, mentre il conducente stava guidando lungo una strada stretta e alberata a velocita' sostenuta in direzione di Capena, forse per una buca o per l'asfalto viscido ha perso il controllo del mezzo e ha attraversato la corsia opposta finendo contro un albero. MASSIMO PERCOSSI/ANSA/PAL
20081229-CAPENA (ROMA)-CRO: INCIDENTI STRADALI: DUE MORTI E DUE FERITI VICINO A ROMA. AUTO CONTRO ALBERO, VELOCITA' TRA CAUSE. L'automobile sul luogo dell'incidente. L'asfalto bagnato, le molte buche e la forte velocita'. Sarebbero queste le cause dell'incidente stradale avvenuto stamani sulla s.p. Traversa del Grillo, nel territorio del comune di Capena, e che ha provocato la morte di un italiano, Renato Cesari, di 22 anni, e di un eritreo di 30 anni, Ghebremariam Todese. Un romeno di 22 anni, e' stato medicato e dimesso dall'ospedale di Monterotondo, mentre l'altro di 26 anni, e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale San Camillo di Roma. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Monterotondo, mentre il conducente stava guidando lungo una strada stretta e alberata a velocita' sostenuta in direzione di Capena, forse per una buca o per l'asfalto viscido ha perso il controllo del mezzo e ha attraversato la corsia opposta finendo contro un albero. MASSIMO PERCOSSI/ANSA/PAL

CAMPONOGARA. Centra un`auto ad un incrocio a Calcroci di Camponogara, ferisce il conducente e invece di fermarsi fugge riuscendo a dileguarsi per oltre quindici giorni. Ma i carabinieri di Dolo l’hanno presa. La pirata è V.F. una donna di 42 anni di Campagna Lupia. L’1 gennaio alle 6 di mattina alla guida della sua Fiat 500 percorreva via Calcroci a Camponogara. Davanti a lei trova una Fiat Punto condotta da un uomo del posto,un sessantenne che procede a rilento. La donna decide di superarla, ma nell’eseguire la manovra compie un errore. Rientra troppo in fretta e con la parte posteriore dell’auto, colpisce la Punto. Il conducente di quest’ultima, con l’auto senza controllo, finisce fuori strada dritto in un fosso.

Ma V.F. anziché fermarsi, e aiutarlo pigia sull’acceleratore e scappa. L’uomo della Punto, è ferito, riesce a fatica a uscire da quel che resta della sua auto e chiede aiuto. Sul posto arriva in poco tempo un`ambulanza. Accompagnato all’ospedale di Dolo il conducente riporta ferite per una quindicina di giorni. E con il referto dei medici si reca dai carabinieri di Dolo nella caserma di via Arino per sporgere denuncia contro ignoti.

Grazie a dei testimoni e alla stessa vittima della pirata, i carabinieri sono riusciti a scovare l´auto ammaccata dall´impatto, auto che aveva addosso la vernice della Punto con cui si era scontrata. Dopo giorni d’indagini serrate, insomma i militari sono arrivati a V.F. La donna, ha fatto finta di non sapere nulla ma messa alle strette, ha ammesso la sua responsabilità, pur sostenendo di non essersi accorta di nulla. Versione incredibile visto che aveva centrato un´auto. Per questo motivo è stata denunciata a piede libero per omissione di soccorso e lesioni personali colpose. L`auto della donna e´stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Ora, oltre ad una pesante condanna, rischia pure di vedersi ritirata definitivamente la patente. Insomma un atto di irresponsabilitá che potrebbe pesare parecchio, un inizio d´anno cominciato davvero nel peggiore dei modi. I carabinieri infine vogliono capire se nella famiglia della donna qualcuno fosse a conoscenza di quello che era successo. Se cio´ fosse accaduto si prefigurerebbero anche reati di complicità in omissione di soccorso . Fatti del genere si erano gia` verificati in Riviera e a in diverse occasioni erano state coinvolte anche delle donne.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia