Schiaffo al sindaco Brugnaro dal voto sindacale

Per il rinnovo delle Rsu del Comune vincono Uil e Cgil, le sigle più critiche verso la linea del sindaco e perde la Cisl a lui vicina
Interpress/Gf Tagliapietra. 15.06.2015. Cà Farsetti. Conferenza stampa del sindaco Luigi Brugnaro.
Interpress/Gf Tagliapietra. 15.06.2015. Cà Farsetti. Conferenza stampa del sindaco Luigi Brugnaro.

VENEZIA. È uno «schiaffo» alla linea decisionista del sindaco Luigi Brugnaro nei confronti dei sindacati dei comunali l’esito del voto del rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie di Ca’ Farsetti che vede vincitori in Comune la Uil e la Cgil - i sindacati che più hanno contrastato la linea intransigente di Brugnaro in particolare sul nuovo contratto decentrato dei dipendenti di Ca’ Farsetti - e sconfitta la Cisl, diventata il sindacato di riferimento del primo cittadino e l’unica per ora a formare quel contratto secondi i «desiderata» dell’Amministrazione.

Insieme Uil e Cgil infatti rappresentano oltre la maggioranza delle Rsu, crescendo la prima di circa 5 punti e la seconda addirittura di oltre 10 punti percentuali, con la Cgil che - nonostante la dimunizione degli aventi diritto di circa 400 unità - aumenta da 7 a 10 i suoi delegati. Entrambe le sigle sono oltre il 27 per cento dei votanti - saliti al 75 per cento del totale in questa consultazione, segno di grande partecipazione al voto dei comunali - mentre la Cisl perde quasi cinque punti percentuali e scende sotto l’8 per cento, risultando l’ultimo dei sindacati comunali. Lo precedono il Diccap, con oltre il 15 per cento dei votanti, quando era oltrre il 24 per cento. Poi i Cobas, oltre il 12 per cento, ma anchesso in calo, mentre cresce leggermente il Csa, che passa al 9 per cento.

Alla vigilia del voto Brugnaro aveva scritto una lettera aperta a tutti i dipendenti comunali, che aveva definito «un’operazione verità», «contro i 'signor no' e contro i 'rancorosi' che hanno scelto di mettersi all’angolo, di alzare l’asticella dello scontro, pur di trovare una sorta di legittimazione alla propria esistenza o per mantenere piccoli privilegi e rendite di posizione». Con implicito riferimento alla linea di Cgil e Uil e lodando la firma dell’integrativo, «solo grazie alla responsabilità di quanti, pochi, alla fine, hanno avuto coraggio di firmare e di metterci la faccia», riferendosi, evidentemente alla Cisl.

«Peccato che il sindaco non abbia scritta anche una seconda lettera aperta - commenta polemicamente il coordinatore della Uil Mario Ragno - perché avremmo preso ancora più voti. Questo voto premia i sindacati come noi e la Cgil che più si sono battuti per la difesa dei dipendenti comunali e punisce chi, come la Cisl, si è appiattita sulle posizioni del sindaco. Speriamo che tutti abbiano capito e che il sindaco ora accetti di aprire una vera trattativa con i sindacati, dopo aver finora solo fatto quel che voleva, licenziato precari, smantellato gli uffici decentrati come l’anagrafe e messo in crisi le scuole per l’infanzia».

«Con la Uil ora avremo la maggioranza delle Rsu - commenta anche il segretario della Cgil Funzione Pubblica Daniele Giordano - e le cose dovranno cambiare, speriamo che il sindaco abbia capito che la sua linea nei confronti dei comunali non paga, visto che di fatto il 92 per cento dei votanti l’ha bocciata. Come non pagaanche a livello di consenso lo smantellamento dei servizi, l’indebolimento degli uffici, i tagli alla scuola, il licenziamento dei precari», È anche questa un’operazione verità con cui Brugnaro ora dovrà confrontarsi.
 

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