Schiacciato da una gru al cantiere dell’Expo
MIRA. Si ribalta la gru sulla quale stava lavorando e Guglielmo Righetto 45 anni di Gambarare di Mira è morto sul colpo schiacciato dall’enorme peso del mezzo. Il terribile incidente è avvenuto il 4 luglio scorso a Milano.
Guglielmo che risiede a Gambarare in via Rosa Agazzi al civico 10 era al lavoro per conto di una azienda di Lughetto di Campagna Lupia per compiere dei lavori collegati all’Expo 2015 che si terrà proprio a Milano. L’uomo verso le 15,30 di giovedì scorso stava lavorando in piazza Mistral, nei pressi della stazione di Rogoredo.
Improvvisamente, da quanto si è appreso da fonti delle forze dell’ordine e dello Spsal locale, una parte del terreno in cui Righetto stava manovrando con la ruspa, ha ceduto e lo stesso mezzo si è capovolto schiacciando di fatto il povero operatore. Immediatamente sono scattati i soccorsi allertati dai compagni di lavoro e dai passanti in transito. In poco tempo sono intervenuti gli operatori del 118 arrivati con l'elisoccorso e i vigili del fuoco. Il corpo dell'uomo è stato recuperato dopo diverse ore. La difficoltà dell'operazione è stata data dalla dimensione e dal peso del veicolo industriale. Sul posto sono arrivati subito gli agenti della polizia locale e i carabinieri di Milano per indagare sulle dinamiche del mortale sinistro.
Nella stessa zona di Milano solo pochi giorni prima c’era stato un incidente mortale in un cantiere in una scuola in zona Quarto Oggiaro. La notizia della morte di Guglielmo Righetto in questi giorni ha scosso profondamente la comunità di Gambarare di Mira. In tanti sono andati a porgere le condoglianze alla sua famiglia distrutta dal dolore.
Il via libera alla sepoltura è arrivato dalla magistratura dopo giorni, e dopo l’autopsia sul corpo. Ieri pomeriggio in chiesa a Gambarare dopo l’arrivo del feretro da Milano è stata organizzata una veglia funebre a cui hanno partecipato centinaia di persone che si è protratta fino a sera.
I funerali di Guglielmo si terranno oggi alle 10 nella chiesa di San Giovanni Battista a Gambarare. L’operaio lascia la moglie Michela, le figlie, due bambine piccole Annamaria ed Eleonora, le sorelle, i cognati, la cognata, i suoceri, i nipoti e tutti i parenti ed amici. Sarà sepolto subito dopo l’estremo nel cimitero accanto alla chiesa.
Alessandro Abbadir
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